Dieci dirigenti del Pd di Caserta hanno inoltrato un ricorso alle commissioni di garanzia, denunciando “gravi irregolarità” nel tesseramento cittadino, concluso ieri. I firmatari – tra cui il consigliere comunale Antonio Ciontoli e Giovanna Abbate, componente dell’ufficio adesioni – accusano il segretario cittadino, Enrico Tresca, di avere presentato da solo 189 iscritti (il 25 per cento del totale) “senza rendere noti i nomi, gli estremi identificativi e le quote di adesione”. Il ricorso – spiega Maria Canzano, componente dimissionaria della segreteria del circolo Pd di Caserta – è stato inviato ieri alle commissioni di garanzia per il tesseramento provinciale, regionale e nazionale. Secondo i firmatari, la sera di martedì 28 febbraio, a chiusura dei lavori dell’ufficio adesioni del circolo, il segretario Tresca ha comunicato un numero di iscrizioni – 748 – superiore di 189 unità rispetto a quanto risultante alla chiusura dell’ultima giornata di tesseramento, spiegando di aver ricevuto richiesta “da parte di alcuni componenti istituzionali” dell’organizzazione di una ulteriore giornata di tesseramento. “Tale richiesta, presentata a conclusione del giorno 28, non poteva più essere accolta”, scrivono i ricorrenti sottolineando che in tal modo, in extremis e “senza convocare alcun organismo”, “il segretario aveva raccolto da solo 189 iscrizioni”, il 25 per cento circa “di quelle avvenute regolarmente, in 11 giorni, nelle sedi indicate dall’ufficio adesioni”. Fatti “gravi” che, conclude il ricorso, sono avvenuti “in palese violazione delle normative e disattendendo la fiducia di tanti cittadini e simpatizzanti che hanno atteso in lunghe file per dare la loro adesione al Pd”.