“Finalmente è scaduto il mandato dei commissari amministratori del nostro ospedale. Dico finalmente quale cittadino E quale amministratore di questo comune .” Lo scrive Riccardo Ventre in una nota. “Credo -continua- che il nostro ospedale un tempo non lontano, orgoglio della città e della provincia valutato positivamente al livello nazionale e per alcune specialità a livello internazionale, con la gestione appena terminata abbia raggiunto il degrado assoluto, abbia toccato il fondo della disorganizzazione pur in presenza di un personale medico e non medico quasi sempre di valore. Ovviamente la gestione commissariale è stata il punto finale di una serie di amministrazioni che si sono succedute negli ultimi anni e che hanno portato l’ospedale all’attuale degrado. Fortunatamente la città lungi dal rassegnarsi a questo stato di cose sta prendendo coscienza della gravità della situazione ed in molti si stanno organizzando per costituire un comitato pro ospedale. Basti pensare che metà o forse più della metà dell’edificio ospedalieri è inutilizzato e che, ciò nonostante, il pronto soccorso non riesce , suo malgrado, a far fronte alle richieste della popolazione tanto che un’infinità di pazienti anche in condizioni gravissime è costretta al trasferimento in altri ospedali della provincia o addirittura del napoletano. Basti pensare una per tutte che immotivatamente , nel significato più pieno della parola ossia senza alcun motivo, la terna commossariale ha disdetto la convenzione che aveva con l’università, convenzione che forniva apporto scientifico e prestigio all’ospedale. Così come altre situazioni abnormi che come dicevo innanzi hanno rovinato l’ospedale. Allora se una comunità ha il diritto/dovere di reclamare per le sue strutture una gestione adeguata noi facciamo appello a che il nominando Direttore Generale sia autenticamente degno della carica da ricoprire; sia competente , onesto e legato anche affettivamente alla nostra città ed alla nostra provoncia, possibilmente da esse proveniente. Facciamo appello al presidente della regione affinché mediti su queste cose, mediti sulla scelta e soprattutto controlli l’operato di chi sarà la persona prescelta”.

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