“L’azione di repressione messa in essere dall’agenzia del demanio della regione Campania è unica nel territorio italiano, a dimostrazione di ciò i concessionari delle altre regioni non sono colpiti dai canoni OMI ma unicamente da canoni tabellari, ad eccezione di circa 400 concessionari di tutta Italia che vengono definiti pertinenziali”. A parlare è Vincenzo Santo, presidente Confcommercio Imprese dell’Italia Provincia di Caserta, che ha commentato così quanto accaduto ieri a Castel Volturno dove i concessionari balneari sono stati colpiti da un avvio di procedimento di decadenza delle concessioni per la mancata applicazione dei valori del canone OMI. Il dirigente dell’ufficio demanio ha infatti avviato la procedura nei confronti degli operatori del litorale domitio a pochi mesi dall’inizio della stagione estiva, nonostante la nota inviata dal Sindacato italiano balneari Campania, che chiariva in maniera definitiva la non applicabilità dei valori OMI. “Sono stupito per quanto accaduto ieri – ha proseguito Santo – ritengo illegittimo l’atto prodotto dal dirigente il quale diverse volte è stato sollecitato da tutti i concessionari del territorio di Castel Volturno a predisporre gli atti che smentissero le ripetute missive inviate dall’Agenzia del demanio della regione Campania. La richiesta di applicazione di questi canoni viene richiesta solo al comune di Castel Volturno, come se il territorio fosse colpito da un’epidemia incurabile. Immaginare 27 km di costa completamente privi di servizi turistici è oggi improponibile e riconsegnerebbe il territorio alla gestione illegale, con le invitabili ripercussioni sul tessuto economico e sociale”. Confcommercio continua la sua stretta collaborazione con il sindaco di Castel Volturno, Dimitri Russo, e annuncia di voler scendere in campo a difesa degli operatori balneari.

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