Unterseen è un piccolo comune svizzero della suggestiva regione dell’Oberland bernese. E’ qui che nelle prime ore di sabato mattina si è consumato un violento fatto di sangue costato la vita a tre persone, tutte italiane ed originarie di Napoli, secondo indiscrezioni di stampa. Le tre vittime, una coppia e un uomo, sarebbero Pasquale Orefice, sua moglie Anna Esposito, ed il fratello di quest’ultima. La polizia svizzera, che non ha fornito indicazioni sull’identità delle vittime, li ha trovati in fin di vita nell’appartamento della coppia. Al momento non vi sono indizi che lascino pensare all’intervento di terze persone e in circostanze ancora da chiarire gli inquirenti ipotizzano un “reato violento”.

Erano le 5 e 15 di ieri quando la polizia locale ha ricevuto una segnalazione relativa a una lite in un appartamento al pianterreno di un elegante palazzina di tre piani. Giunti sul posto, gli agenti hanno scoperto due uomini e una donna con gravi ferite da taglio e molto sangue, riferiscono alcuni media. Nonostante i tentativi di rianimazione, moglie e marito sono deceduti sul posto. Il secondo uomo, che in un primo momento ha opposto resistenza ed ha tentato di attaccare gli agenti benché gravemente ferito, è stato trasportato in ospedale, dove è morto poco dopo. Secondo il sito web del quotidiano locale Berner Zeitung, la coppia di origini napoletane risiedeva da decenni nell’appartamento di Unterseen, situato in una zona residenziale del tranquillo comune di circa 6 mila abitanti. L’uomo lavorava presso una ditta del luogo, nel settore ittico stando ad alcuni media. Era prossimo alla pensione e la coppia prevedeva di tornare in Italia. Altre fonti di stampa riferiscono che il fratello della donna era arrivato da poco in Svizzera per cercare lavoro e che era ospite della sorella. Allo stadio attuale, l’ipotesi più’ verosimile sembra quella di una violenta lite in ambito familiare sfociata in dramma, ma non vi sono conferme ed il movente e la dinamica restano oscure. Per far luce sulla vicenda sono state avviate indagini coordinate dalla procura pubblica dell’Oberland bernese.

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