“Ci auguriamo, qualora fosse necessario, che a Mondragone il simbolo del partito democratico vada dove è normale che sia, ovvero nelle mani del circolo che ha deciso all’unanimità il suo percorso nelle amministrative e che da anni è attivo in un territorio difficile, nonché protagonista della amministrazione uscente con il meglio che ha a disposizione. Altre alchimie verticistiche, volendo inventarsi democratici “altrove” sarebbero un vulnus inaudito al quale non vogliamo neanche pensare”. Lo dichiarano Carlo Scatozza e Lucia Esposito del Laboratorio Democratico -Provincia di Caserta