Egregio dott. Vincenzo De Luca, Egregio dott. Mario De Biasio, Egregio Sindaco Aversa Enrico De Cristofaro, Egregio Sindaco di Lusciano, Egregio Prefetto, oggi come ieri ci ritroviamo, nostro malgrado, ad essere spettatori silenti del perpetuarsi di situazioni da sempre irrisolte, che creano disagio e avvilimento quotidiani, soprattutto a noi disabili, demoralizzandoci di fronte a tanta insensibilità verso la nostra condizione.

Questa volta, però, consapevoli di quanto ci viene ingiustamente negato ed a seguito delle continue incomprensioni e difficoltà che siamo costretti ad affrontare, vorremmo rompere il silenzio e urlare tutto il nostro dissenso.

Ci uniamo alla protesta del Centro Villa dei Cedri e dei suoi dipendenti, ormai nostri stimati amici ed ancor più professionisti qualificati.

Ancora una volta l’ASL Caserta sembra voler tener conto nelle sue decisioni solo di un mero calcolo contabile, sempre e solo soldi, sempre e solo a discapito di noi disabili.

Con una delibera iniqua e frettolosa (imperfetta nelle conseguenze più che nella forma, per il mancato rispetto dei Livelli Essenziali di Assistenza) la 490/2017, mette in ginocchio Villa dei Cedri che entro giugno si vedrà costretta a dimettere 200 assistiti, tra cui gravi e gravissimi, adulti e bambini impossibilitati a trovare assistenza nelle altre strutture presenti sul territorio per la presenza di lunghe liste di attesa. Dall’oggi al domani nessuno di essi sarà trattato sine die, con conseguente aggravamento del decorso della patologia. Inoltre saranno licenziati più di 50 dipendenti ritrovatisi in esubero.

Lavoratori disoccupati, senza possibilità di ricollocazione immediata, famiglie senza stipendio ma e soprattutto, cittadini bisognevoli senza assistenza.

I disabili chi li tutela? È possibile che la nostra sofferenza, la sofferenza di un cittadino, sia parametrato al consumo di soldi?

Egregio Presidente della Regione Campania dott. De Luca ed egregio Direttore Generale dell’ASL Caserta dott. de Biasio, proviamo qui di seguito ad esporvi le nostre umili richieste:

·        Evitateci l’interruzione del trattamento terapeutico, poiché, come tutti sanno, ciò comporterebbe l’annullamento di tutti quei piccoli risultati che per molti di noi sono passi da giganti;

·        Evitateci l’umiliazione di dover portare in piazza le nostre difformità;

·        Evitateci di farci sentire, ancora di più ed ancora una volta, cittadini di serie B, figli di un Dio minore;

·        Non obbligateci ad esporci a sguardi di pietismo sterile che offendono la dignità di qualsiasi essere umano;

·        Evitate altre sofferenze ai genitori, spesso stanchi per l’avanzare degli anni, ma da sempre e costantemente costretti a combattere per sostenere i nostri diritti! Risparmiategli una disperazione che può portare anche a gesti estremi.

“Niente su di noi, senza di noi!”

Ai tavoli tecnici, anche per la ricerca di soluzioni, fate partecipare anche noi disabili, potremo dire la nostra. Lo prevedono la Costituzione Italiana e la Convenzione ONU sui diritti dei disabili. Il nostro apporto quanto meno sarà utile a pesare l’impatto di certe scelte scellerate.

Tutti insieme testimoniamo con la nostra presenza compatta al fianco del Centro Villa dei Cedri e dei suoi dipendenti, con l’apporto anche dei nostri amici, dei nostri familiari e parenti, per affermare che Villa dei Cedri non si tocca perché questa struttura è anche nostra, di noi disabili e delle nostre famiglie!

Comitato Genitori Villa dei Cedri

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