Si è tenuta venerdì 10 febbraio alle ore 18, presso il Museo di Arte Contemporanea di Capua, la Giornata del Ricordo. La manifestazione, organizzata dal Dipartimento Cultura del coordinamento provinciale di Futuro e Libertà, ha rievocato il dramma delle Foibe, una delle pagine più buie e tristi della storia italiana recente.
Il massacro operato dalle formazioni partigiane di Tito alla fine della Seconda Guerra Mondiale di migliaia di italiani che vivevano nell’Istria e nella Dalmazia, l’esodo di 350.000 profughi che persero tutto sotto l’incalzare della vendetta iugoslava e che rappresentarono per la nostra nazione un dramma dimenticato sotto le ragioni della Real Politik, ma soprattutto, i 15.000 morti torturati e seviziati in nome di una spartizione dell’Europa decisa in altri luoghi. Gli interventi del coordinatore cittadino di FLI di Capua Giuseppe Faenza, Tina Raucci, Giuseppe Ianniello ed il vice Coordinatore Provinciale di Fli, Antonio Schiavone hanno riaperto questa ferita della storia italiana. Ha introdotto il convegno la portavoce di Fli, Livia Iervolino, che ha sottolineato la necessità di “ricordare per non dimenticare” tutte le pagine tristi della nostra storia affinchè le generazioni future si adoperino perché simili episodi non accadano mai più. Subito dopo il saluto ai convenuti e una breve anali storica da parte di Giuseppe Faenza, è intervenuta Tina Raucci, membro dell’esecutivo provinciale di Futuro e Libertà che, con l’ausilio di un video, ha ripercorso la storia delle Foibe mostrando ai presenti la drammaticità dell’evento. L’intervento del prof. Giuseppe Ianniello Del Bene, componente dell’ufficio di presidenza di FLI Caserta, ha aperto, invece, uno spaccato sulla storia delle Foibe ripercorrendo, attraverso una lucida analisi storica, non soltanto il massacro degli italiani di Istria e Dalmazia, ma anche l’oscuramento di questo dramma operato dall’establishment del Pci nell’immediato dopoguerra; episodio riportato alla luce anche grazie alla convinta opera di verità storica da parte del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. Giuseppe Ianniello ha rimarcato la comunanza di questo episodio storico con altri dolorosi drammi della storia del ‘900 quali la Shoa e tutti gli eccidi perpetrati in nome di ideologismi lontani dalle ragioni del bene. Ha chiuso l’evento il Vice Coordinatore di Futuro e Libertà, Antonio Schiavone che ha ricordato la difficoltà nel rileggere obiettivamente il dramma delle Foibe nella cultura italiana auspicando che mai più simili episodi possano accadere nel futuro della nostra Nazione. “Il 10 febbraio sarà sempre nel calendario dei nostri eventi – ha dichiarato – auspicando che simili atrocità non avverranno più e che si possa regalare alle giovani generazioni un futuro non più macchiato di sangue.”Al termine dell’incontro, l’artista Sasica ha realizzato una performance di action painting, body art, usando i cromatismi della bandiera nazionale avvicinando la sua performance artistica alla memoria drammatica delle Foibe.