Dopo l?approvazione di due delibere di variazione di bilancio, è stata votata per appello nominale la proposta del consigliere Guangi di invertire l’ordine dei lavori. Presenti venti consiglieri, la seduta è stata quindi sciolta per mancanza del numero legale Il consigliere Capasso (Dema) ha chiesto di invertire l’ordine dei lavori per trattare subito le delibere di competenza dell’assessora Gaeta, prima che per motivi personali sia costretta a lasciare l’Aula. Il consigilere Guangi (Forza Italia) ha invece proposto la modifica dell?ordine dei lavori per trattare prima delle delibere fuori bilancio, già rinviate da diverso tempo. La proposta del consigliere Capasso è stata approvata a maggioranza. L’assessora al Welfare ha quindi illustrato la delibera 226/2017 sulla variazione di bilancio per dare continuità ai servizi essenziali sugli assegni di cura. Il consigliere Brambilla (Movimento 5 Stelle) ha rilevato che le relative somme non sono state inserite nel bilancio di previsione per errore di programmazione, errore che non può essere sanato con una variazione di bilancio in assenza di motivi di urgenza. Moretto (Prima Napoli) ha chiesto che venga illustrata la programmazione, che invece appare insufficiente ed incongrua. L’assessora Gaeta ha precisato che va distinta la programmazione sociale dagli impegni di spesa. La prima è complessiva e fatta nei tempi, come da moli anni accade, mentre gli impegni di spesa sono legati ad altri vincoli contabili, per cui se le risorse non arrivano in tempo si è costretti a dover recuperare successivamente. Prima del voto, la consigliera Menna (Movimento 5 Stelle) ha rilevato il non corretto funzionamento delle commissioni, durante le quali dovrebbero essere forniti gli approfondimenti poi richiesti in aula. La delibera è stata approvata a maggioranza con l’astensione di Forza Italia e Partito Democratico e il voto contrario dei consiglieri Nonno, Santoro e Moretto. L?assessora Gaeta ha poi illustrato la delibera 274/2017 sulle variazioni di bilancio per la creazione di un nuovo capitolo di entrata e di spesa legato al trasferimento di risorse per i flussi migratori, spiegando che l’atto si collega all’adesione del Comune di Napoli al sistema Sprar (Sistema di Protezione per Richiedenti asilo e Rifugiati) per l’accoglienza di secondo livello dei migranti, sistema al quale sono collegate una serie di attività previste nei finanziamenti relativi. Sono intervenuti i consiglieri Moretto (Prima Napoli) che ha contestato il fatto che non si tratta di una variazione di bilancio ma della creazione di un nuovo capitolo di spesa. Santoro (Misto ? Fratelli d’Italia) che ha chiesto chiarimenti sul mancato inserimento nel bilancio di previsione, del riferimento al programma Sprar., in quanto è necessario approfondire temi nei quali sono coinvolte cifre enormi, e capire come vengono utilizzate le risorse, individuati i soggetti beneficiari e la qualità dei servizi offerti. Brambilla (Movimento 5 Stelle) è intervenuto per conoscere le modalità di spesa da parte dell’amministrazione dei fondi assegnati rispetto alle indicazioni del decreto del 2016. Nella replica l’assessora Gaeta ha spiegato che si tratta di un bonus legato alla presenza dei migranti nei comuni (una tantum e non legato alla gestione dello Sprar), chiamati ad individuare misure per i soggetti fragili. La variazione si motiva con l?impossibilità di conoscere il momento di erogazione dei fondi. La delibera è stata quindi approvata a maggioranza. Dopo la richiesta di modifica dell’ordine dei lavori da parte del consigliere Guangi, che ha chiesto la trattazione anticipata della delibera 276/2107 sui debiti fuori bilancio e gli interventi dei consiglieri Mirra (Riformisti democratici per de Magistris), Santoro, (Misto-Fratelli d?Italia), Valente (Partito Democratico), Carfagna (Forza Italia), Brambilla (Movimento 5 Stelle) e Rinaldi (Sinistra Napoli in Comune a Sinistra), il consigliere Nonno ha chiesto la votazione della proposta per appello nominale. Constatata la presenza di venti consiglieri, il presidente Fucito ha sciolto la seduta.