Ancora roghi nel Sud d’Italia. Mentre la situazione è migliorata a Messina, un vasto incendio è scoppiato sul Vesuvio e sul Gargano sono andati a fuoco boschi e macchia mediterranea. Dalle prime ore del giorno, Canadair ed elicotteri hanno ripreso le operazioni di spegnimento: 37 le richieste di concorso aereo ricevute dal Centro Operativo della Protezione civile, la maggior parte dalla Sicilia. L’incendio sul Vesuvio ha raggiunto un fronte di due chilometri di lunghezza con fiamme molto alte. Decine di persone coinvolte nelle attività di spegnimento tra dipendenti regionali, personale della Sma Campania e volontari; sul posto un S64, un Canadair e un elicottero regionale. Una colonna di fumo, partendo dalle pendici del vulcano, ha sovrastato tutto il Golfo partenopeo. Due ristoranti e alcune abitazioni sono state evacuate a scopo precauzionale nella parte alta di Torre del Greco. Il sindaco di Ottaviano e presidente della Comunità del Parco Vesuvio, Luca Capasso, parlando di “emergenza nazionale” ha chiesto l’intervento dell’Esercito, un aiuto al Governo. E il sindaco di San Giuseppe Vesuviano ha chiuso con un’ordinanza le vie di transito, invitando a limitare le uscite in aree scoperte. Sul territorio campano la situazione è particolarmente complessa per la concomitanza di più fronti che si sono sviluppati, in particolare nelle province di Napoli, Salerno e Avellino: complessivamente sono un centinaio gli incendi, 600 le persone impegnate. A Messina e provincia, invece, sono rimasti attivi solo piccoli focolai sui monti peloritani e in altre zone della città; nel pomeriggio sono riprese le lezioni e l’attività didattica nelle facoltà che ieri erano state evacuate nel rione Annunziata. Intanto, i vigili del fuoco sollecitano un rafforzamento dell’organico ritenuto insufficiente a fronteggiare l’emergenza e il governatore della Sicilia, Rosario Crocetta lancia un appello ai ministri della Giustizia e dell’Interno affinché vengano introdotte “pene severissime” nei confronti dei piromani, e pensa all’acquisto di droni per dotare la protezione civile di strumenti preventivi di avvistamento. I danni sono stati ingenti: secondo la Coldiretti sono andati in fumo duemila ettari di uliveti e vigneti. Sempre in Sicilia, l’incendio che ieri ha bruciato la valle Scaldaferro, tra Enna e Calascibetta, ha danneggiato la linea ferroviaria Catania-Palermo che è stata interrotta costringendo a ricorrere a un servizio sostitutivo di pullman. Fiamme anche sul Gargano. Già dal tardo pomeriggio di ieri roghi sono divampati nella zona di Carpino; in serata sembrava che la situazione fosse sotto controllo, ma a causa delle alte temperature e del forte vento, il fuoco si è propagato su altre zone del promontorio, a Cagnano Varano e Mattinata. Le fiamme hanno raggiunto il Subappennino dauno. Nel potentino a causa di un incendio ai margini della carreggiata è stato provvisoriamente chiuso un tratto della statale Sinni. Dodici le squadre di Vigili del Fuoco impegnate nello spegnimento di incendi e focolai in provincia di Reggio Calabria. E anche nel Lazio sono divampati roghi: circa 80 gli interventi dei vigili del fuoco di Roma, il 60% per incendi di sterpaglie. “Dal primo giugno a oggi il numero degli incendi boschivi si è quasi quadruplicato rispetto all’anno scorso. E questo anche a causa della siccità eccezionale”, ha scritto su Fb la sindaca di Roma Virginia Raggi. Come ieri, anche oggi l’Italia è divisa in due dalle condizioni climatiche, con il maltempo che ha imperversato sulla zona tra Ferrara e Ravenna, dove è caduto un albero sulla linea di alimentazione elettrica nel tratto ferroviario tra Alfonsine e Lavezzola. Nubifragio anche a Genova, con allagamenti a Cornigliano, mentre un violento temporale si è abbattuto su Alessandria, con alberi caduti.

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