Un viaggio nella storia del cinema attraverso sinfonie che hanno fatto epoca, diventate patrimonio della musica classica mondiale: nella cornice della Reggia di Caserta, il maestro Ennio Morricone ha incantato ieri sera i 4200 spettatori – biglietti esauriti in poche ore – emozionandoli con le sue opere che hanno reso immortali film come “C’era una Volta in America” di Sergio Leone, “Gli Intoccabili” di Brian De Palma. Un evento molto atteso nel capoluogo della Reggia perché il maestro ha scelto Caserta per festeggiare i suoi sessant’anni di carriera, impreziositi da due Oscar, l’ultimo lo scorso anno per la colonna sonora del film di Quentin Tarantino “The Hateful Eight”. Domani Morricone riceverà la cittadinanza onoraria dal sindaco di Caserta Carlo Marino, quindi in serata concederà il bis nel cortile della Reggia in un secondo concerto organizzato all’ultimo momento per venire incontro alle richieste di migliaia fan provenienti da tutta la Regione. Un avvio molto positivo, dunque, per la rassegna organizzata dalla Regione “Un’Estate da Re”, certificato dalle parole cariche di entusiasmo del governatore Vincenzo De Luca, che ieri sedeva nelle prime file. “Una serata straordinaria” ha detto De Luca. “Con Morricone portiamo per il secondo anno di fila la grande musica classica alla Reggia di Caserta, uno dei monumenti più belli del mondo che prima era sottovalutato e che stiamo fortemente valorizzando”. Il direttore della Reggia Felicori ha parlato “di un evento eccezionale con un grande testimone della musica classica come Ennio Morricone che pone la Reggia al centro della proposta culturale, così come deve essere per un monumento di prestigio mondiale. Questo matrimonio con la Regione deve continuare”. Attesa e trepidazione quando Morricone sale sul palco; con lui l’Orchestra Roma Sinfonietta, il Coro del Teatro Verdi di Salerno e la voce solista Dulce Pontes, con il soprano Susanna Rigacci. Il maestro alza subito l’intensità delle emozioni con la colonna sonora de “Gli Intoccabili”, quindi passa alle struggenti note del “Tema di Deborah” in “C’era Una Volta in America”, prosegue senza fermarsi con la sinfonia creata per “Baaria” di Tornatore; solo dopo la colonna sonora di “Nuovo Cinema Paradiso”, si alza, si gira verso il pubblico e riceve i meritati applausi; ci sono poi le note che hanno consacrato il western all’italiana di Sergio Leone, come la sinfonia “L’uomo dell’armonica”, o quella de “Il Buono, il brutto, il cattivo”. Dopo una breve pausa, il maestro riprende con la colonna firmata nel 2016 per il film di Quentin Tarantino, quindi con le “musiche dell’impegno”, ovvero le sinfonie di film come “La Battaglia di Algeri”, o “Indagine di un cittadino al di sopra di ogni sospetto”. Un’altalena di emozioni, in cui basta chiudere gli occhi per essere poter tornare ai luoghi raccontati dalla musica del maestro, che si conclude con le note epiche di “The Mission”, il drammatico film sull’eccidio degli indios del Sud America.

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