MARCIANISE – Venti borse di studio destinate a giovani residenti nel territorio, per un master in Design della moda e del gioiello per nuove figure professionali che sappiano coniugare la tradizione dell’artigianato orafo campano con le nuove tendenze. L’iniziativa è promossa dalla fondazione ‘Il Tari”, il polo orafo di Marcianise,
in provincia di Caserta, e finanziata dalla Regione Campania per un totale di 250mila euro (ogni borsa di studio è di 12.500 euro). Il master ,della durata di 14 mesi, suddivisi in 900 ore di lezioni frontali e 400 da svolgere come stage presso le aziende di tutta Italia, è aperto a venti giovani campani inoccupati o disoccupati, di età inferiore ai 29 ani e in possesso di una laurea triennale, specialistica o magistrale in Disegno industriale o che abbiano frequntato l’Accademia di Belle arti. “Puntare alla formazione dei giovani è una priorità per la Giunta regionale – ha affermato il governatore campano, Stefano Caldoro – Il compito delle istituzioni è quello di avvicinare i ragazzi al mondo del lavoro, creando le condizioni perché possano formarsi e facendo in modo che lo spostamento fuori dalla regione sia una scelta e non una necessità”. Il settore orafo, come ha sottolineato Caldoro, riguarda una pluralità di elementi e competenze che vanno dalla “tradizione artigiana alla ricerca e all’innovazione per un nuovo prodotto, fino alla commercializzazione dello stesso”. Caldoro ha definito il Tarì una “buona pratica”. “Ora si tende a favorire il sistema delle reti di imprese – aggiunge – Il Tarì, come esperienza, è partito prima. Una buona pratica realizzata quando il quadro di riferimento ancora non c’era”. , In un contesto economico così delicato, aggiunge il presidente del Polo orafo, Gianni Carità, è importante sfruttare la “creatività che caratterizza la Campania, lavorando su nuovi materiali, diversi da oro e argento, ed essere così competitivi anche sui mercati internazionali con prodotti che abbiano un prezzo più accessibile”. Il master in Design è la terza iniziativa che nasce dalla sinergia tra la Ffondazione e l’Ente di Palazzo Santa Lucia. “E’ un esempio di collaborazione tra pubblico e privato, con la mediazione dell’università – ha detto il presidente della Fondazione, Fulvio Tessitore – Lo sviluppo del Paese deve passare per questa formula. Lo dimostra l’ottimo risultato conseguito con i due precedenti progetti, che hanno visto quasi il 90% degli allievi impiegati presso le aziende campane e delle altre regioni subito dopo la conclusione dei master”. Carità fa poi il punto sullo stato di salute del settore alla luce della crisi economica. Mettendo da parte l’esperienza del Tarì, che “non può lamentarsi anche in considerazione dei progetti futuri già avviati, stiamo attraversando un momento di sofferenza, ma ci sono speranze per il futuro, anche in virtù del fatto che operiamo su un mercato più ampio come quello globale”.