Oggi, 18 settembre, alle ore 12.00, sul luogo che fu teatro di tanta crudeltà, si commemorerà il nono anniversario della strage di Castel Volturno, nella quale sei giovani africani furono barbaramente uccisi. A ricordare il sacrificio delle giovani vite spezzate ci sarà anche la Cgil di Caserta, da sempre in prima linea nella difesa dei diritti umani inalienabili. Sono trascorsi ormai 9 anni da quel tragico 18 settembre, in cui la camorra portò a termine una delle stragi più efferate dei nostri tempi: 5 giovani vite spezzate con una violenza inaudita, e una forte reazione da parte dei migranti di Castel Volturno, sconvolti dalla strage dei loro connazionali e dall’atteggiamento di alcuni mass media, che in maniera superficiale etichettarono subito le vittime come soggetti collusi con la criminalità organizzata. Dal primo momento la Cgil chiese con forza che le autorità intervenissero, restituendo dignità alle vittime e trattando la vicenda per quello che era: una strage di camorra aggravata dall’odio razziale. Così dagli accertamenti effettuati dagli inquirenti, successivamente alla strage, emerse che nessuna delle vittime (tutti giovanissimi, il più “anziano” aveva poco più di trent’anni) era coinvolta in alcun tipo di attività criminale. Il lungo processo, iniziato nel 2009, si è definitivamente concluso il 30 gennaio 2014, quando la Suprema Corte di Cassazione ha confermato la condanna all’ergastolo per Giuseppe Setola, Giovanni Letizia, Alessandro Cirillo e Davide Granato e la pena a 28 anni e 6 mesi di reclusione per Antonio Alluce; la corte ha riconosciuto anche l’aggravante dell’odio razziale. “Sono passati 9 anni ma noi non vogliamo dimenticare. – ha dichiarato Emanuela Borrelli, responsabile per le Politiche sociali della Cgil Caserta – Non vogliamo dimenticare quelle vite spezzate. Non vogliamo dimenticare il giovane Jospeh, la sesta vittima, unico sopravvissuto, che fu poi testimone chiave nel processo, deceduto nel 2012 per un aneurisma cerebrale. Non vogliamo dimenticare che da quella strage ad oggi non sono mancate ulteriori tensioni a Castel Volturno, così come non vogliamo dimenticare che questa terra merita un futuro migliore, per tutti i suoi cittadini, italiani e stranieri. Dal nostro intervento quotidiano su questo suolo possiamo rilevare quanto siano numerose e complesse le problematiche che vi si concentrano, ma solo rimettendo al centro il tema della legalità e della regolarizzazione dei migranti e richiedenti asilo presenti sul territorio, e consentendo interventi economici programmati, mirati ed adeguati, si potrà assicurare a questo luogo troppo a lungo bistrattato di riaffermare il suo ruolo di risorsa economica, sociale e culturale fondamentale per tutto il paese. Proprio per queste ragioni abbiamo accolto con favore l’arrivo del Commissario straordinario del Governo per l’area del comune di Castel Volturno in merito al decreto legge per il sud, che chiederemo di incontrare al più presto. Saremo presenti anche alla commemorazione che si terrà lunedì 18 alle ore 12 sul luogo della strage, e restiamo fermamente convinti che solo un’azione concertata con tutti gli attori del territorio, dall’amministrazione alle associazioni e ai sindacati, potrà garantire una svolta positiva e definitiva a Castelvolturno”.
Pasquale Ragozzino