“Anche la Campania avrà il suo referendum sull’autonomia e per favorire il progetto della macroregione”. Stefano Caldoro, capo dell’opposizione di centrodestra in Consiglio regionale della Campania, lancia la proposta di legge sul Corriere del Mezzogiorno. “Una battaglia – sottolineano dall’ufficio stampa di Caldoro – in linea con le iniziative intraprese dal movimento in tutto il Sud”. Il 22 ottobre lombardi e veneti si pronunceranno sul referendum e la Campania non resta ferma. Caldoro ha confezionato – scrive il Corriere – un “referendum consultivo su forme e condizioni particolari di autonomia, potere sostitutivo statale e perequazione infrastrutturale, intese per l’esercizio in Comune di funzioni in previsione della macroregione e sulla garanzia, nel rispetto dei principi di sussidiarietà e adeguatezza, dei livelli essenziali delle prestazioni e dell’assistenza”. Un mix normativo per chiedere più Stato e per valorizzare altri poteri autonomi. Il primo quesito chiede ai cittadini se vogliono che la Regione Campania intraprenda “tutte le iniziative necessarie per ottenere dallo Stato l’attribuzione di ulteriori forme e condizioni particolari di autonomia, con le relative risorse, ai sensi dell’articolo 116 (quello dello Statuto Speciale) della Costituzione”. Il secondo quesito nasce dalla esigenza di una più adeguata perequazione tra Nord e Sud e chiede il consenso su un più “incisivo esercizio dei poteri sostitutivi statali, al fine di garantire e tutelare la piena uguaglianza tra i cittadini campani ed i cittadini residenti in altre regioni”. Il terzo quesito, infine, rilancia il modello di macroregione meridionale: processo diretto a realizzare un federalismo delle responsabilità”.