Slitta a marzo la sentenza sul ruolo dei Casalesi nel progetto del Polo calzaturiero di Carinaro. Il boss Michele Zagaria ha revocato l’incarico ali avvocati Angelo Raucci e Andrea Imperato. «Subisco torture – ha detto Zagaria che dal 2011, anno della sua cattura, avrebbe vissuto centinaia di giorni in isolamento «per punizioni che mi vengono inflitte tutte le volte che in udienza mi lamento delle mie condizioni carcerarie». Il boss ha scritto al Garante dei Detenuti, al Dap, al tribunale di Sorveglianza ma anche a ciascuno dei collegi che presiedono i procedimenti in cui è alla sbarra. Da circa un anno Zagaria ha denunciato «uno stato di isolamento totale» dovuto al rifiuto da parte dei detenuti di trascorrere con lui l’ora di socialità e altri trattamenti a suo dire inumani. «Mi torturano», ha affermato Zagaria. Il boss sostiene inoltre che il penitenziario non lo cura adeguatamente. Gli avvocati hanno reso noto che il capoclan soffre uno stato depressivo dai mesi immediatamente successivi l’arresto e che per tale ragione viene seguito da uno psicologo del carcere ma «senza risultati tangibili». In virtù di tutto ciò, il giudice Picciotti ha ritenuto di rinviare la sentenza al mese di marzo, probabilmente per consentire lo studio degli atti da parte dell’avvocato d’ufficio che in questo processo assisterà Zagaria.