Sotto la lente di ingrandimento degli inquirenti l’approvazione del Puc, in piena campagna elettorale, e la svendita a prezzi stracciati di tre strade comunali nella Zona Asi poco prima del voto. Stamattina i carabinieri della locale stazione hanno fato irruzione negli uffici comunali di Gricignano per acquisire, a quanto trapelato, tutta la documentazione riguardante il Piano urbanistico comunale e gli incartamenti relativi alla svendita di tre strade a ditte private. Partiamo dal Puc. Secondo l’organo informativo ufficiale dell’allora vicesindaco il provvedimento fu varato il 18 maggio, senza la partecipazione alla seduta dell’esecutivo degli assessori Alfonso Buonanno e Attilio Guida, che si dimisero a stretto giro in segno di protesta. I due inviarono nella giornata del 18 maggio al sindaco Moretti e al segretario comunale una comunicazione, tramite Pec (posta elettronica certificata, con tanto di ricevuta di consegna), per avvisare il primo cittadino e il dirigente comunale di essere impossibilitati a partecipare alla seduta di giunta per motivi personali. I due assessori chiesero anche il rinvio della seduta e di essere informati in anticipo e per iscritto delle convocazioni dell’esecutivo e degli argomenti all’odg. Fregandosene altamente dei due componenti dell’esecutivo, Moretti, il vicesindaco Andrea Aquilante e l’assessore Michele Oliva diedero via libera al Puc il 18 maggio. Come già detto la conferma “ufficiale” arrivò dal portale web Pupia di proprietà di Aquilante. Il giorno dopo, cioè il 19 maggio, il sito annunciò, dandolo per certo, il varo dello strumento urbanistico con la pubblicazione addirittura dei grafici e illustrando alcune misure contenute nel Puc. In realtà, qualcosa era andato storto. Venne a galla infatti che lo strumento urbanistico fu in realtà approvato il 23 maggio, cioè 4 giorni dopo.

Gli investigatori, su mandato della Procura di Napoli Nord, stanno andando a fondo. E “carte” alla mano ricostruiranno l’intera vicenda, al momento avvolta in una fitta coltre di sospetti e dubbi. Passiamo alla Marican. Nell’ultimo consiglio comunale sono state accolte le richiesta di tre società di acquisire tre strade. Le richieste di acquisizione erano state avanzate da tre società: Consorzio Sinè Scarl (richiesta del 21 novembre 2014), Frigo Caserta Srl (richiesta del 28 dicembre 2017), Marican Srl (richiesta del 26 marzo 2018, poco prima della presentazione delle liste alle comunali). Il consiglio comunale ha dato il via libera alla vendita con i soli voti della maggioranza. Gli esponenti dell’opposizione e gli ex assessori Alfonso Buonanno e Attilio Guida hanno votato contro. Vi starete chiedendo che c’è di male a vendere ai privati tre strade? Beh, nulla. Se non fosse che le strade sono state svendute. E il Comune ha incamerato meno soldi. Con la conseguenza che i cittadini come sempre sono le vittime di turno di questo o quel politico. L’acquisizione delle strade è costata alle società soli 29,03 euro al metro quadrato. Prezzi stracciati se vengono paragonati a quelli stabiliti dal Comune di Carinaro. L’Ente confinante con Gricignano nel 2013 ha ceduto delle strade sempre nella zona Asi per un valore di 55 euro al mq. A Gricignano invece sono scattati i saldi estivi. Come mai? Possiamo solo dire che una delle tre società che hanno beneficiato dei prezzi scontati del 50% è la Marican, di cui, ma è solo un caso, sono consulenti esterni il presidente del consiglio comunale, l’ingegnere Antonio Lucariello, e il consigliere, sempre di maggioranza, Carmine Della Gatta, di professione geometra. Che hanno votato entrambi col sorriso sulle labbra a favore della vendita delle strade. La Marican ha acquisito ben 2853 mq di strada con un costo totale di 82.845 euro. Se i terreni si fossero trovati a Carinaro avrebbe sborsato 156.915 euro. Ben 74.070 euro in più che sarebbero andati a rimpinguare le casse comunali. Ma finalmente l’era politico-amministrativa Moretti-Aquilante è finita. Sugli sviluppi giudiziari è ancora presto per fare previsione. Ma è probabile che ne vedremo delle belle. Si fa per dire.

Mario De Michele

 

 

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