Ops! Concorsi in vista per inquadrare nuovi dipendenti al Comune di Orta di Atella. Allarme rosso. Negli ultimi anni per via del dissesto finanziario dichiarato nell’aprile del 2015 all’ente locale è stato imposto il blocco delle assunzioni. E in alcuni settori, anche per i pensionamenti, la carenza di personale si fa sentire. A partire dal comando dei vigili urbani composto da 8 unità, di cui 2 sono ex lavoratori socialmente utili, stabilizzati però con un contratto part time di 4 ore giornaliere. Da segnalare, quando è giusto è giusto, in particolare l’impegno quotidiano di Andrea Cirillo, da oltre 15 anni lsu, che si occupa tutti i santi giorni con la massima dedizione della viabilità al momento dell’uscita dall’istituto dei ragazzi che frequentano il plesso “Villano” della scuola primaria comunale in via Petrarca. Da potenziare anche il settore delle Politiche per il territorio (Utc e Urbanistica) e la segreteria comunale, formata da due soli dipendenti. Attualmente il personale (in gran parte sotto inchiesta per assenteismo) conta una sessantina di persone, ma nel prossimo triennio sono previsti oltre 15 pensionamenti. Quindi urge correre ai ripari. E in vista dell’uscita dalla lunga fase di dissesto finanziario si avvicina anche il momento dei concorsi. Ecco perché lancio l’Sos. Qualche precedente “illustre” fa scattare lo stato di massima allerta. Mi riferisco senza giri di parole al concorso truccato per l’assunzione di Carlo Mozzillo. Per cortesia, ve lo chiedo in ginocchio, vi imploro, querelatemi. Se non avete l’auto, magari perché in assistenza, vi accompagno io di persona dall’avvocato. Per dare un posto di lavoro al genero di Carmine Vozza, all’epoca dei fatti, anzi dei misfatti, fu organizzato un concorso ad hoc per coprire l’incarico di responsabile Ced (Centro elaborazione dati). Vi spiego nei dettagli come andarono le cose. Come è sua abitudine, l’uomo ombra Massimo Lavino (il figlio si è candidato alle comunali del 10 giugno per fortuna degli ortesi senza essere eletto) fece da mediatore politico (nel caso di specie è una parola grossa) tra l’allora sindaco Angelo Brancaccio, “criminale seriale”, e Carmine Vozza, a quei tempi leader cittadino dell’Udc, suocero di Carlo Mozzillo. Vozza garantì al “bandito” Brancaccio il sostegno politico del suo partito in cambio del posto di lavoro al marito della figlia. Al momento dello svolgimento del concorso Lavino indicò come presidente della commissione un suo nipote, un avvocato di Sant’Arpino. L’esito? Carlo Mozzillo fu assunto. In preda a un momento di furiosa rabbia nell’ottobre del 2011 Brancaccio rinfacciò allo stesso Mozzillo di averlo fatto assumere grazie a un concorso truccato. Glielo gridò in faccia davanti ad alcuni dipendenti comunali, tra cui Rosa Maisto, Anna D’Ambrosio e Giorgio Lavino. Inutile dire che nella recente tornata elettorale la famiglia Vozza, il prof Carmine in testa, ha appoggiato il neo consigliere comunale Salvatore Del Prete “Soldinus Magò”. Dio li fa e poi li accoppia.
Mario De Michele