Chi mente sapendo di mentire è perfido e pericoloso. Chi mente in buonafede perché è ciuccio fa danni e tutto può fare fuorché la politica o candidarsi ad amministrare una città grande e piena di problemi come Orta di Atella. Nella coalizione dello stimato avvocato Vincenzo Gaudino, una garanzia sul piano dell’onestà e della competenza, pullulano soprattutto i perfidi e i pericolosi ma non mancano anche i ciucci. Della prima categoria fa parte Francesco Gianfranco Piccirillo Pinocchio, autista dell’eurodeputato Nicola Caputo e dirigente (?) del Pd ortese. Il brancacciano pentito è perfido, in quanto perfettamente consapevole di mentire, non si è mai fatto scrupoli a prendere in giro cittadini e creditori pur di restare a galla. Ma ormai è stato sopraffatto dall’alta marea. Proprio per questo è pericoloso. Pur di evitare di annegare è disposto a tutto. Anche a scendere a patti col diavolo. E forse nella vana speranza di “salvarsi” ha già stipulato da anni un accordo con forze malefiche. L’unica ancora di salvataggio di Piccirillo Pinocchio è Gaudino. La sua speranza è quella di “utilizzare” l’eventuale nuovo sindaco (in corsa al ballottaggio contro Andrea Villano) per risolvere la sua montagna di problemi. Ha fatto i conti senza l’oste. Una persona integra e pulita come Gaudino non appianerà i suoi debiti politici e non. Né quelli di Piccirillo Pinocchio, né di chiunque altro del suo schieramento che sogna, come ha fatto in passato sotto il dominio di Brancaccio, di divorare gli ultimi brandelli delle casse comunali. Rassegnatevi. In caso di sua elezione a sindaco Gaudino, piuttosto che sfamare lupi famelici come Giggino “a’ purpettella” Ziello, Tommaso Dell’Aversana, Giovanni Migliaccio “Giovannella”, Mimmo Iovinella (che grazie alla politica già intasca 5mila euro al mese) e soprattutto Piccirillo Pinocchio, ex fedelissimo di Brancaccio, non ci penserà due volte a dimettersi e a mandare tutti a casa oltre che affanculo. In riferimento all’attribuzione dei seggi già avvenuta al primo turno elettorale torniamo ai bugiardi perfidi e pericolosi e a quelli ciucci della squadra di Gaudino. Dicono che non è vero che alle liste collegate al candidato sindaco Villano pur avendo superato il 50% dei voti siano già stati assegnati 10 consiglieri comunali su 16 (un’ampia maggioranza) a prescindere dall’esito del ballottaggio. I bugiardi perfidi e pericolosi e quelli ciucci filo-Gaudino sostengono che l’attribuzione dei seggi avviene solo dopo il ballottaggio, sommando i voti della coalizione e quelli del secondo turno. E solo su quella base di voti validi si possono assegnare i seggi ai vari schieramenti. Ma non vi vergognate? Che straccioneria politica.
Il D.Lgs. 267/2000 è chiarissimo. E non è interpretabile. Luciferi e bestie, deve solo essere applicato. L’art. 73, comma 10 recita testualmente: “…Qualora un candidato alla carica di sindaco sia proclamato eletto al secondo turno, alla lista o al gruppo di liste ad esso collegate che non abbia già conseguito, ai sensi del comma 8, almeno il 60 per cento dei seggi del consiglio, viene assegnato il 60 per cento dei seggi, sempreché nessuna altra lista o altro gruppo di liste collegate al primo turno abbia già superato nel turno medesimo il 50 per cento dei voti validi. I restanti seggi vengono assegnati alle altre liste o gruppi di liste collegate ai sensi del comma 8”. In parole povere se al primo turno uno dei raggruppamenti (collegati a un candidato sindaco che ottiene la maggioranza assoluta dei voti) supera il 50% delle preferenze com’è avvenuto ad Orta si porta a casa 11 consiglieri comunali, dieci dei quali già eletti al primo turno. I restanti 5 vanno suddivisi proporzionalmente tramite il metodo D’Hondt tra le liste avversarie.
Nella fattispecie ortese, in base all’esito elettorale del 10 giugno, i consiglieri “sicuri” già eletti al primo turno (accetto scommesse, una già l’ho vinta) sono: Raffaele Elveri, Pasquale Lamberti, Antonio Arena, Katia Sorvillo, Rocco Russo, Nando D’Ambrosio, Salvatore Del Prete, Giuseppe Massaro, Vincenzo Moccia, Anna Castelli, Luca Mozzillo, Espedito Ziello, Vincenzo Tosti, Vincenzo Russo. Restano solo due seggi “ballerini”. Questi sì vengono assegnati in base al risultato del secondo turno. In caso di vittoria di Villano entrerebbe in assise anche Teresa Russo (maggioranza) e Gaudino (minoranza). Se invece al ballottaggio dovesse prevalere Gaudino, verrebbe eletto Michele De Micco del Pd. Bugiardi perfidi e pericolosi e ciucci bestie, c’è poco da arrampicarsi sugli specchi della menzogna e dell’ignoranza. A conferma di quanto scritto basta guardare il recente precedente di Maddaloni, dove alle elezioni del 2017 l’allora neo sindaco Andrea De Filippo (rieletto lo scorso 10 giugno) durò in carica appena un mese perché le liste del suo avversario Giuseppe Razzano (che si fermò al 49%) superarono il 50% dei voti. E quindi guadagnarono la maggioranza dei consiglieri comunali. De Filippo fece ricorso proprio contro i criteri di assegnazione dei seggi. E lo perse. PERSE IL RICORSO. Capito, bugiardi diabolici e ciucci? Peraltro già nel lontano 1996 la Corte Costituzionale (leggermente più affidabile di Piccirillo Pinocchio) chiarì in modo definitivo con sentenza n. 107 che “…la governabilità dell’ente locale non è assunta come un valore assoluto…”. Gli ermellini stabilirono che “… D’altra parte, che la governabilità non sia un valore assoluto è dimostrato proprio dall’ipotesi, che può verificarsi e della cui legittimità non si dubita, della maggioranza assoluta conseguita (al primo turno) dalla lista contrapposta, o comunque non collegata, al candidato eletto sindaco. In questo caso (in cui il rischio della c.d. “ingovernabilità” è massimo) il sindaco, salva la facoltà di dimettersi così provocando lo scioglimento del consiglio, deve convivere con una maggioranza a sé contrapposta; ma ciò è conseguenza della divaricazione del consenso espresso dall’elettorato con il voto disgiunto, divaricazione che il legislatore intende rispettare per non premiare il sindaco che si è collegato alla lista che non riscuote sufficienti consensi”.
Cari bugiardi diabolici e ciucci che sostenete Gaudino finitela di sparare menzogne a raffica. Non vi conviene citare articoli di legge a vanvera. Gli unici articoli di legge di cui siete esperti sono 110 e 416-bis del codice penale, dal cui combinato disposto si configura il concorso esterno in associazione mafiosa. Infatti il pentito Orlando Lucariello, che ha fatto condannare l’ex sindaco Brancaccio a 8 anni per camorra, ha svelato ai magistrati che Giggino Ziello “a’ purpettella (la cui lista dei Riformisti ha appoggiato Gaudino) è stato “ad Orta fin dagli anni 89-90’ IL REFERENTE POLITICO DEI CASALESI”. Questi sono fatti inconfutabili che emergono dagli atti giudiziari. Le menzogne sull’assegnazione dei seggi del nuovo consiglio comunale ortese se le porta via il vento. Che grazie alle autorità competenti spazzerà via anche i politici-camorristi, gli affaristi, i criminali abituali e i Pinocchio. Finalmente.
Mario De Michele
P.S. Qualcuno continua a scrivere (a questo punto non so più se in buonafede o no) che la coalizione guidata da Vincenzo Tosti potrebbe appoggiare sottobanco, così si è insinuato, stavolta Andrea Villano. Dietro questo bugie c’è sempre il solito Pinocchio. Inutile dire che Tosi e i suoi non hanno e non avranno mai nulla a che spartire con nessuno dei due candidati in corsa al ballottaggio. Lo schieramento di Tosti non è composto da camorristi-politici né da malviventi abituali. Chi sparge veleno vada a cagare.