Ristrutturare e recuperare 18 chiese del Casertano di proprietà del Ministero degli Interni da riconoscere come siti di interesse culturale al fine di poterle far accedere ai fondi pubblici e all’8×1000. È questo l’importante obiettivo del protocollo d’intesa firmato ieri (10 luglio) alla prefettura di Caserta dal prefetto Raffaele Ruberto, dal rettore Massimo Paolisso dell’Università degli Studi della Campania «Luigi Vanvitelli», e dal Sovrintendente di Caserta e Benevento Salvatore Buonomo. Il protocollo avrà durata di tre anni; le fasi operative entreranno nel vivo da settembre. Sono dislocati su tutto il territorio gli edifici di culto coinvolti nel progetto; cinque sono ad Aversa (Sant’Antonio da Padova o al Seggio, San Biagio, San Domenico, San Girolamo e Santa Maria delle Grazie), tre a Caserta (San Pietro ad Montes, Santa Lucia, San Francesco dei Cappuccini di Puccianiello), tre a Piedimonte Matese (San Benedetto di Valllata, San Francesco e San Salvatore), quindi a Caiazzo (Chiese di Santa Maria delle Grazie), Pignataro Maggiore (Santa Croce), Prata Sannita (San Francesco d’Assisi), San Felice a Cancello (San Giovanni Evangelista), Sessa Aurunca (Chiesa dei Cappuccini), Teano (Sant’Antonio da Padova) e Tora e Piccilli (Sant’Antonio Abate). Il progetto, promosso dal prefetto Ruberto, mira a coinvolgere gli studenti del Dipartimento di Lettere, in particolare coloro che frequentano i corsi di Laurea di Consevazione dei Beni Culturali e Archeologia, che avranno il colpito di effettuare controlli approfonditi sulle chiese, molte con annesso convento, di proprietà del Fondo edifici di culto del Viminale (Fec). “Con questo progetto – afferma Ruberto – diamo la possibilità agli studenti universitari di mettere in pratica sul campo le nozioni teoriche che hanno imparato; è una buona prassi salutata con favore anche dal ministero dell’Interno”. Ai microfoni di Campania Notizie il prefetto di Caserta ha inoltre posto l’accento sul ruolo della cultura nella lotta per l’affermazione della legalità “La cultura è uno strumento di riscatto del territorio e di lotta alla alla criminalità organizzata”. Condividiamo in toto.
Mario De Michele
LA VIDEO INTERVISTA AL PREFETTO RAFFAELE RUBERTO