Un’associazione a scopo di lucro. Con migliaia e migliaia di euro incassati all’anno. Da decenni. A spese del Comune di Sant’Arpino. E quindi dei cittadini. Col passare del tempo “Il Colibrì”, socio unico Elpidio Iorio, si è trasformata in una macchina da soldi. Il sodalizio culturale, si fa per dire, ha assorbito denaro pubblico come una spugna . Addirittura anche durante il mandato di assessore del direttore generale di PulciNellaMente, rassegna con coni d’ombra gestionali che illumineremo nei prossimi articoli. Nel quinquennio 2008-2012 Iorio ha fatto parte attivissima della giunta guidata da Eugenio Di Santo, allora per lui era solo (Di) Santo, poi è diventato Diavolo. Nello stesso periodo si metteva in saccoccia i soldi dell’indennità di carica (sempre a carico dei contribuenti santarpinesi) e quelli di “proprietario” dell’associazione “Il Colibrì”. In meno di 5 anni ha incamerato dal Comune la bellezza di 30mila euro. Il fiume di denaro pubblico non ha avuto argini nemmeno nel periodo successivo. “Il Colibrì” rimpinguava le proprie casse. E Pantalone, cioè i cittadini, pagava. È sempre così: Pantalone paga sempre per tutti. L’ultimo assegno firmato dal responsabile del procedimento Pasquale Lettera e da quello del Servizio (fatto alla gente) Salvatore Compagnone è stato staccato dall’amministrazione targata Giuseppe Dell’Aversana l’11 aprile di quest’anno per le attività culturali(?) svolte(?) nel 2017 nell’ambito di PulciNellaMente, di cui è socio quasi unico sempre Iorio. La somma stavolta ammonta a ben 6.000 euro tondi tondi. Sapete il totale destinato alle associazioni di Sant’Arpino per le iniziative promosse nel 2017? Ventimila euro. Cifre alla mano “Il Colibrì” e il dominus Iorio si sono pappati più di un quarto dei fondi messi a disposizione dall’amministrazione Dell’Aversana per iniziative culturali e sportive. Un po’ troppo, non vi pare? Giriamo la stessa domanda al sindaco.
A rendere lo stanziamento comunale ancora meno giustificabile e molto ma molto discutibile è un aspetto tutt’altro che trascurabile. Per l’edizione 2017 della rassegna PulciNellaMente, deus ex machina l’onnipresente Iorio, la Regione Campania ha sborsato quasi 50mila euro. E qui qualcosa non quadra. Per quale motivo il Comune di Sant’Arpino ha erogato al “Colibrì” di Iorio 6mila euro per la “realizzazione – si legge nella determina di liquidazione n. 52 – della manifestazione PULCINELLAMENTE” se per la stessa rassegna erano disponibili ben 50mila euro regionali? Un’ultimo interrogativo: il responsabile del procedimento Lettera e il responsabile del Servizio (fatto alla gente) Compagnone potrebbero essere così cortesi da esibire la rendicontazione con tanto di fatture presentate dall’associazione “Il Colibrì? Il rendiconto delle spese dev’essere allegato per legge. I cittadini non hanno il diritto di sapere come sono stati utilizzati i propri soldi? Se Lettera e Compagnone sono in altre faccende affaccendati chiediamo di farsi carico della nostra richiesta a Imma Quattromani, presidente della Commissione Trasparenza. O in subordine a Speranza Belardo in qualità di componente ed di esperta in “obiettività giornalistica”. Attendiamo risposte. Pardon, le attendono i contribuenti di Sant’Arpino.
Mario De Michele
P.S. Ripropongo per la settima volta lo stesso post scriptum. In via Pennacchio davanti all’entrata della casa del sindaco Giuseppe Dell’Aversana ci sono ancora delle fioriere in pietra sia sul marciapiede sia addirittura in strada con evidente violazione delle più elementari norme di sicurezza stradale e pedonale. Inoltre sul marciapiede sono posti enormi pali in pietra. La legge prevede che debbano essere coperti da assicurazione. C’è la copertura assicurativa? Egregio Lucio Falace, comandante dei vigili urbani di Sant’Arpino, è ancora vivo? E lei illustre assessore a Viabilità e Sicurezza Giovanni D’Errico “Baci e Abbracci” non ne è a conoscenza? Resto ancora in attesa dell’intervento del presidente della commissione Trasparenza Imma Quattromani.