Come si dice? Prevenire è meglio che curare. L’incarnazione di questo motto è Elpidio Iorio. Il direttore generale di PulciNellaMente è sempre stato previdente e lungimirante. Un giovane-vecchio che ha puntualmente badato a sé, ai parenti e alla sua cerchia ristretta di “volontari a pagamento”. Ha sempre inteso la politica come fine per tutelare i propri interessi. Mai come mezzo per favorire la crescita del territorio né tanto meno per salvaguardare la collettività. Vi serve un riscontro oggettivo? Accontento subito chi di solito tramite i social chiede le prove per dimostrare la veridicità dei miei articoli. Così vediamo se anche in questo caso c’è chi scrive su Facebook commenti del tipo: “Beh, che c’è di male?”. Veniamo al fattaccio. Dopo aver fatto per quasi 5 anni pappa e ciccia con l’allora sindaco di Sant’Arpino Eugenio Di Santo, considerato dai “Guardiani della Galassia” il male assoluto, Iorio si ravvede(?), si dimette da assessore ai Lavori pubblici e passa all’opposizione. Alle comunali del 2013 si candida contro Di Santo nella lista “Sant’Arpino Libera e Democratica” capeggiata da Francesco Capone, che perde la sfida elettorale. Mi viene in mente la barzelletta dell’uomo che cade dal 50esimo piano e continua a dire “fin qui tutto bene” raccontata dal protagonista del magnifico film “L’odio” di Mathieu Kassovitz. Poi dice: “il problema non è la caduta ma l’atterraggio”. Vediamo dove atterra Iorio.

Perché abbandona Di Santo e da allora si oppone all’ex sindaco (il male assoluto) col quale era sempre andato d’amore e d’accordo? Per due motivi. Nemici di Fb sono entrambi provabili, mettetevi l’anima in pace. Dietro al primo c’è la mano di Angelo Brancaccio, un altro considerato però ad Orta di Atella il male assoluto. L’ex sindaco ortese si era legato al dito la sgradita candidatura di Di Santo alle provinciali del 2010, competizione nella quale era sceso in campo anche lui. Dopo alcuni mesi dal voto iniziò a pressare il suo “pupillo” Iorio affinché quest’ultimo si sganciasse da Di Santo. Dopo un periodo di strenua resistenza il presidente-proprietario dell’associazione “Il Colibrì”, finanziata da decenni a pioggia dal Comune di Sant’Arpino, rassegnò le dimissioni da assessore verso la fine del 2012. Come mai Brancaccio aveva una così forte influenza su Iorio? Lo sanno tutti, anche gran parte dei “Guardiani della Galassia”. L’ex sindaco ortese lo ha fatto assumere presso l’Acquedotti, dove lavora tuttora, società di cui il Comune di Orta di Atella è socio di maggioranza. Per richiamare Iorio all’ordine Brancaccio lo avvisò a modo suo, cioè lo minacciò che l’avrebbe fatto spostare dal comodo ufficio in strada a misurare il consumo idrico sui contatori dell’acqua. Un “invito” perentorio subito accolto dal dominus di PulciNellaMente, rassegna per la quale nel 2017 la Ragione Campania ha sborsato ben 50mila euro. Dove c’è Iorio fioccano soldi rigorosamente pubblici da tutte le parti. Arriviamo al secondo motivo che lo spinse a inasprire i rapporti con Di Santo inducendolo a candidarsi contro il sindaco con cui si era “spartito”il sonno” nei 5 anni precedenti. Anche stavolta di mezzo c’è un posto di lavoro. In questo caso per la moglie. Prima della presentazione delle liste alle comunali del 2013 la consorte, l’avvocato Laura Di Rubba, fu assunta in una delle ditte di Francesco Capone, come detto candidato sindaco in opposizione a Di Santo. All’indomani Iorio si schierò con Capone e si candidò contro Di Santo. Ecco, Iorio è sempre stato previdente. Peccato che la previdenza sociale gliela debbano pagare i cittadini.

Mario De Michele

P.S. Ripropongo per l’ottava volta lo stesso post scriptum. In via Pennacchio davanti all’entrata della casa del sindaco Giuseppe Dell’Aversana ci sono ancora delle fioriere in pietra sia sul marciapiede sia addirittura in strada con evidente violazione delle più elementari norme di sicurezza stradale e pedonale. Inoltre sul marciapiede sono posti enormi pali in pietra. La legge prevede che debbano essere coperti da assicurazione. C’è la copertura assicurativa? Egregio Lucio Falace, comandante dei vigili urbani di Sant’Arpino, è tornato dalle ferie? E lei illustre assessore a Viabilità e Sicurezza Giovanni D’Errico “Baci e Abbracci” è ancora a fare la spesa al mercato? Caro presidente della commissione Trasparenza Imma Quattromani ma ci è o ci fa? Pur se non è compito loro non mi resta che sperare nell’intervento dei carabinieri di Sant’Arpino. In questo caso il comandante è una persona seria e ligia al dovere.

 

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