Me li “scippa” dalle mani. Per fortuna non anche dalla tasche. Nicola Iovinella “Un saluto, Un sorriso” ultimamente mi fornisce sempre nuovi e interessantissimi spunti per scrivere articoli. Di questo passo gli chiederò una collaborazione giornalistica. Gratuita. Non navighiamo nell’oro. E non maneggiamo soldi sporchi a differenza di noti avvocato di Orta di Atella specializzati in truffe alle assicurazioni auto, moto, elicotteri, zattere e mezzi di locomozione di ogni genere. Sono (il)legali imbroglioni seriali con la mente talmente criminale da escogitare “lettere” anche per incidenti tra mongolfiere o tra canoe. Ovviamente scherzavo, al netto del compenso non mi passerebbe nemmeno per l’anticamera del cervello instaurare un qualsivoglia tipo di rapporto con uno col curriculum professionale e giudiziario di Nicola Iovinella. Ma torniamo ai suoi nuovi e interessantissimi spunti che come giornalista mi serve su piatti d’argento. L’ultimo è fresco di giornata. Sul suo profilo Facebook (guarda la foto) ha postato una foto con tanto di introduzione perentoria a mo’ di commento: “QUESTE SONO LE VERITÀ CERTE E RISCONTRATE!!! Progetto Ammesso e Finanziato dalla Regione Campania per € 70.000/00!! Erano decenni che non si presentava uno “straccio” di progetto nel settore!! Primo Progetto………….. Primo Finanziamento!!! #siprogrammaltro. Un Saluto, Un Sorriso”. Il progetto si chiama “Il Grano di Atella”. Ed è sicuramente lodevole perché mira al rilancio economico del territorio attraverso la valorizzazione delle tradizioni storico-culturali. Quello che è tutt’altro che lodevole, anzi è a mio avviso deplorevole, è che il geometra Iovinella, non si capisce a che titolo, sembra rivendicarne la “paternità” tecnico-politica. Attendiamo ancora la presa di posizione ufficiale del sindaco Andrea Villano in merito al ruolo di “Un saluto, Un sorriso” all’interno della nuova amministrazione comunale. È un consulente “occulto” del primo cittadino? Svolge un compito politico? Boh.

In tutti i casi non è per nulla l’uomo giusto al posto giusto. Ho letto con attenzione molte carte giudiziarie nelle quali c’è il nome dell’ex dominus dell’area tecnica del Comune di Orta di Atella ai tempi del sacco edilizio. Sia chiaro si tratta di vicende dalle quali Iovinella è uscito, per così dire, “pulito”. Ma le cose scritte in quelle carte giudiziarie restano impresse nel ferro della magistratura. A fuoco. Prendiamo ad esempio l’inchiesta sulla “Gmc”. Parliamo della società multiservizi a capitale a prevalenza pubblico costituita tra il 2004 e il 2005 dai Comuni di Gricignano, Orta di Atella e San Cipriano d’Aversa. Era gestita per la parte privata dai fratelli Sergio e Michele Orsi, quest’ultimo ucciso il 2 giugno del 2008 dall’ala stragista dei Casalesi, capeggiata da Giuseppe Setola. Sergio Orsi è già stato condannato a 2 anni e 8 mesi con rito abbreviato nel processo che vede imputati Angelo Brancaccio e Andrea Lettieri all’epoca dei fatti rispettivamente sindaci di Orta e Gricignano. Leggete cosa scrivono i pubblici ministeri titolari delle indagini sul geometra componente del partito dei tecnici” durante il boom edilizio. “…Lo Iovinella Nicola era stato denunciato dalla Guardia di Finanza per la violazione di cui all’articolo 416 bis; denunciato dai carabinieri di Aversa in data 26.01.2010 per riciclaggio in concorso con altre persone nell’ambito della nota operazione denominata “Money for Nothing”; denunciato ed arrestato in data 10.08.2009 dal comando stazione dei carabinieri di Orta di Atella per concussione, abuso d’ufficio e falsità ideologica commessa dal Pubblico Ufficiale in atti pubblici, tra i cui indagati figura anche Aprovitola Domenico (anche lui “pulito”, ndr), denunciato per estorsione ai danni di un imprenditore edile di Torino, reato che si concretizzò attraverso la consegna di numerosi assegni bancari a personaggi malavitosi tra i quali il predetto Iovinella…”. Nel disegnare l’identikit del geometra nell’ultimo mese sempre presente al municipio neanche fosse un dipendente comunale gli inquirenti fanno un chiaro e puntuale riferimento ai suoi rapporti con ambienti della camorra (ripetiamo si tratta di accuse cadute in sede processuale) ma che fanno comunque accapponare la pelle. “…Si rappresenta in fine – scrivono i pm – che il predetto Iovinella Nicola, nell’ambito della già sopra citata operazione di P.G. (polizia giudiziaria, ndr), risultava altresì correo con Verde Mario e Verde Luigi, rispettivamente padre e figlio pluripregiudicati, già appartenenti al clan camorristico omonimo dei “Negus”; anche quest’ultimo clan risulta storicamente legato al clan dei “Casalesi…”.

Nell’inchiesta “Gmc” spunta anche un incontro tra Iovinella “Un saluto, Un sorriso” e Angelo Brancaccio presso un valico doganale al confine tra Italia e Svizzera. “…Altro controllo – rimarcano i magistrati – lo Iovinella Nicola lo subiva in data 27.03.2007 al valico di Brogeda unitamente a Brancaccio Angelo e Sarti Roberto; in data 12.02.2007 veniva controllato in Giugliano in Campania unitamente a Oleynik Olekxandra, di nazionalità ucraina…”. E come se non bastasse, si legge nell’ordinanza emessa nell’ambito dell’indagine sulla “Gmc”, “…lo Iovinella Nicola in data 17.06.2006 veniva controllato unitamente a Orsi Sergio, germano di Orsi Michele, entrambi tratti in arresto, com’è noto, rispettivamente il 05.05.2007 e il 03.04.2007 dalla G.d.F. (Guardia di Finanza, ndr) per concorso in truffa con l’aggravante dell’articolo 7 (camorra, ndr)…”. Andiamo oltre la “Gmc”. E leggiamo le dichiarazioni choc del pentito Orlando Lucariello, pentito chiave che ha fatto condannare in primo grado Brancaccio a 8 anni per camorra. Per l’ex boss dei Casalesi il geometra Iovinella “era persona a nostra disposizione in ordine al rilascio di permessi di costruire in favore degli imprenditori”. Sentite che altro ha svelato ai pm dell’Antimafia di Napoli il collaboratore di giustizia: “…il geometra Iovinella chiedeva somme di danaro che gli sono state date dai singoli imprenditori…”.

Sono sempre stato e lo sarò sempre un convinto garantista. Nessuno è colpevole fino a prova contraria. Fino a sentenza definitiva vige la presunzione di innocenza. Ma sono altrettanto consapevole che esiste purtroppo la “verità giudiziaria” e la “verità vera”. Ma credo fortemente nel fatto che la politica debba fare la propria parte. Deve prevenire. Perché è sempre meglio che curare. Anche perché dopo le ferite inferte al territorio durante il sacco della città, soprattutto “Orta 2” è un malato agonizzante. Chiudo con un affettuoso saluto e sorriso al geometra. E mi permetto di dargli un consiglio. Ho notato che sul suo profilo Fb si chiama G Nicola Iovinella. Dalle volte che il suo nome emerge dall’inchiesta sulla multiservizi dovrebbe chiamarsi Gmc Nicola Iovinella.

Mario De Michele

 

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