Ora c’è da preoccuparsi sul serio. Molto. Dopo l’insediamento ufficiale della nuova amministrazione guidata da Andrea Villano troppi nomi, più o meno noti, ruotano attorno alla “monnezza”. E se uno di questi è quello di Pasquale Del Prete, fratello del consigliere di maggioranza Salvatore Del Prete “Soldinus Magò”, allievo-factotum di Angelo Brancaccio, tutto lascia presagire possibili scenari oscuri e giochi clientelari inevitabilmente sporchi visto che parliamo della raccolta dei rifiuti e di personaggi dal pedigree politico tutt’altro che limpido. Il fratello dell’ex “infermierino” ed ex “misuratore di mocassini” del “boss” Brancaccio ha citato in giudizio il Comune di Orta di Atella per chiedere la riassunzione nella ditta di igiene urbana presso cui lavorava e da cui fu licenziato. Pasquale Del Prete ha aperto una vertenza di lavoro presso il Tribunale Napoli Nord contro la Igica spa, l’Impresud srl, la Cite e infine l’Ambiente & Energia Caivano srl. Dopo essere stato cacciato vuole tornare al suo posto e ottenere il risarcimento danni. Cosa c’entra il Comune ortese in una vicenda che riguarda un lavoratore e ditte private? Non si capisce. Ma sicuramente, standoci di mezzo il fratello di uno come Del Prete “Soldinus Magò” di Campania Libera (ancora per poco) qualcosa bolle in pentola. E non è niente di buono. Non è per nulla escluso che l’obiettivo sia quello alla fine della fiera di essere assorbito dal Comune di Orta. Intanto l’ente locale ha dovuto incaricare un legale, l’avvocato Lucia Della Ratta. Costo 2.537 euro. La “carriera” politico-lavorativa di Pasquale Del Prete è iniziata ai tempi della famigerata “Gmc” (2005-2006). Un carrozzone clientelare divenuto elefantiaco nel quale sono stati assunti parenti strettissimi degli allora amministratori locali.
Tra i familiari inquadrati troviamo appunto il fratello di Del Prete “Magò”, già a quei tempi molto scaltro. Pasquale fu assunto dalla ditta come impiegato amministrativo. E poco dopo fu “traferito” in Regione alla corte del criminale seriale Brancaccio. “Soldinus Magò” era all’epoca un suo fido collaboratore. Un cagnolino di compagnia dell’ex sindaco ortese. Una sorta di tuttofare utile per ogni evenienza. Lo accompagna quasi fino al bagno quando il grande capo doveva fare pipì. E l’ex primo cittadino una volta diventato consigliere regionale si mostrò subito magnanimo con il suo “maggiordomo politico”. Chiamò al suo servizio in Regione il fratello Pasquale. Negli uffici del Centro direzionale di Napoli si fa la bella vita: poco lavoro, tanto svago. “Soldinus Magò” ringraziò e continuò ad adorarlo e a celebrarlo fino a quando ci fu la rottura con Brancaccio . Inutile dire per motivi legati a interessi personali. Ora che Salvatore Del Prete è stato rieletto consigliere di maggioranza è tornato alla ribalta anche il fratello Pasquale. Che probabilmente vuole ottimizzare al massimo il ruolo istituzionale del germano nella speranza di essere assunto addirittura al Comune o in alternativa dalla ditta che si occupa della raccolta dei rifiuti. Presso il cantiere di Orta di Atella lavorano già ben 52 dipendenti. Numero record rapportato a qualsiasi altro ente locale d’Italia. Solo per la raccolta dei rifiuti il Comune spende 4,5 milioni all’anno. Una cifra stellare. Ieri abbiamo pubblicato la notizia (leggi l’articolo) dell’assunzione con contratto a tempo determinato di Alfonso Cinquegrana, fratello di Vincenzo, noto per il suo eterno conflitto con la lingua italiana e per aver sostenuto a pasti alterni nell’ordine Brancaccio, Giuseppe Mozzillo e Andrea Villano, cioè gli ultimi tre sindaci che si sono succeduti alla guida dell’amministrazione comunale. Ma su Facebook faceva il puritano e il censore degli “usi e dei costumi” dei primi cittadini fino a quando veniva riportato chissà come a più miti consigli. All’improvviso calava il silenzio. E scomparivamo post e commenti a mezzo Fb. Assieme ad Alfonso Cinquegrana sono state assunte sempre a tempo determinato altre 4-5 persone. Caro sindaco, sarebbe possibile conoscerne i nomi?
Dicevamo dei costi prodotti dal servizio di igiene urbana. A fronte di una spesa annua gigantesca si fa ancora pochissimo per garantire un raccolta dell’immondizia efficiente e per scovare i grandi evasori. Ci risulta addirittura che il noto Centro commerciale “Le Fabulae” e la palestra “Imperial” non paghino la Tari, la tassa sui rifiuti. Una situazione che qualora fosse confermata farebbe venire da ridire se non ci fosse da piangere alla luce dei corposi introiti e profitti delle due strutture. Chiediamo all’assessore a Bilancio e Finanze Maria Grazia Zagaria di fare chiarezza sulla vicenda grave quanto paradossale. Ci auguriamo che lo faccia in tempi rapidi senza attendere le calende greche. Ringraziamo in anticipo e fiduciosi. Ma a nome dei contribuenti ortesi pretendiamo una risposta. Esaustiva.
Mario De Michele
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P.S. Ripropongo per la seconda volto lo stesso post scriptum. Anche stamattina Nicola Iovinella “Un saluto, un sorriso” è andato regolarmente (nel suo caso è un temine inappropriato) a “lavorare” al Comune. Per sapere se è in servizio basta girarsi attorno e guardare se è parcheggiato il suo scooter (nella foto sotto). Un consiglio ad anziani, diversamente abili e donne incinte che volessero avere un colloquio con l’uomo-ombra del sindaco: se non c’è la sua moto è inutile fare le scale del municipio. Si è preso un giorno di permesso o di malattia. Ieri lo scooter era parcheggiato sul marciapiede. Oggi in uno stallo riservato alle auto. È più forte di lui: Nicola Iovinella deve sempre “allargarsi”.