Carte false in passato. Stesso “sistema” pure oggi? Se in ballo ci sono posti di lavoro ambiti da parenti di Salvatore Del Prete “Soldinus Magò” scatta l’allarme. Subito. In automatico. Fanno tremare i polsi i trascorsi politico-amministrativi-professionali-personali dell’attuale consigliere di Campania Libera (ancora per poco). È stato per lunghi anni “infermierino”, “misuratore di mocassini” e “mescitore di acqua naturale” del “boss” Angelo Brancaccio il “Suinus”. Con lui si è recato due volte in una banca di Lugano a depositare soldi sporchi. Le tangenti versate dall’imprenditore della camorra Sergio Orsi, titolare di fatto della “Gmc” con suo fratello Michele ucciso nel 2008 dal gruppo Setola del clan dei Casalesi. “Soldinus Magò”, oggi autista e “servitore politico” di Carmine Vozza il “Collocatore”, ha lavorato h24 come tecnico negli anni del sacco di Orta di Atella (quando scatta una bella indagine patrimoniale?!). È amico dei Ciccarelli, imprenditori che assieme a Franco Setola, cugino del capo dell’ala stragista dei Casalesi, hanno realizzato il Parco Oliteama. Abusivo dalla testa ai piedi. Sempre Del Prete è un super esperto di Dia (denunce di inizio attività). Le ricorderete, ne ho già parlato in un altro articolo. Alcune Dia rilasciate grazie a mazzette da 4mila euro hanno consentito di trasformare centinaia di porticati in appartamenti. Ora veniamo alle carte false. Se Pasquale Del Prete, fratello di uno come “Soldinus Magò”, cita in giudizio il Comune di Orta di Atella per chiedere la riassunzione nella ditta di igiene urbana presso cui lavorava e da cui fu licenziato c’è da sobbalzare dalla sedia. Il congiunto dell’ex cagnolino di compagnia del criminale seriale Brancaccio ha aperto una vertenza di lavoro presso il Tribunale Napoli Nord contro la Igica spa, l’Impresud srl, la Cite e infine l’Ambiente & Energia Caivano srl. Dopo essere stato cacciato vuole tornare al suo posto e ottenere il risarcimento danni. Cosa c’entra il Comune in una controversia tra privati?
Ecco il punto. Non è per nulla escluso che l’obiettivo sia quello di essere assorbito dall’ente locale ortese. Se volete sapere la mia sono certo che la finalità sia proprio questa. Ma stavolta spero la magistratura (in questo caso il giudice del lavoro) faccia giustizia. La “carriera” lavorativa di Pasquale Del Prete è strettamente collegata alla nascita della “Gmc” (2005-2006), società multiservizi che si occupava tra l’altro della raccolta dei rifiuti. La ditta si trasforma ben presto in un serbatoio di posti e di voti contenente parenti strettissimi degli allora amministratori locali. Tra questi c’era il fratello di Salvatore Del Prete. Come fu assunto? “Soldinus Magò” contattò direttamente Sergio Orsi. All’epoca dei fatti gli uffici della “Gmc” si trovavano a Caserta. L’attuale consigliere di maggioranza chiese e ottenne dall’imprenditore dei Casalesi l’assunzione del fratello Pasquale con la qualifica di istruttore direttivo. Un abuso nell’abuso. Per svolgere quella mansione era richiesto come titolo di studio almeno il diploma di scuola superiore. Fino al 2010 fila tutto liscio. Poi iniziano i guai. La ditta Igica subentra alla “Gmc” per lo svolgimento del servizio di igiene urbana. E viene a galla che Pasquale Del Prete come titolo di studio ha conseguito la terza media e la ditta lo licenzia in tronco. Il fratello di “Soldinus Magò” ha la geniale idea di diplomarsi a pagamento in fretta e furia presso un istituto superiore privato. Ed esibisce il diploma all’ufficio personale per essere riassunto. Il conseguimento del titolo di studio risulta quindi postumo all’assunzione. Quindi Pasquale Del Prete resta col culo per terra. Ora però è tornato alla carica. La sua speranza è sempre che il fratello lo metta di nuovo a posto come ha fatto ai tempi dell’Impero Brancaccio. E ora che Salvatore Del Prete è consigliere di maggioranza sogna addirittura di essere assunto dal Comune oppure dalla ditta che si occupa ora della raccolta dei rifiuti. Ma il suo sogno non si potrà avverare se giustizia sarà fatta. Come abbiamo visto fu inquadrato alla “Gmc” tramite una dichiarazione mendace. Quindi l’assunzione era nulla in origine. Nel caso dei Del Prete però la speranza è sempre l’ultima a morire. E faranno carte false… per raggiungere l’obiettivo. Ci sorge un dubbio: per caso “Soldinus Magò” si è ricandidato proprio per sistemare il fratello? Nooo. A lui stanno a cuore solo i tantissimi disoccupati ortesi. Vero?
Mario De Michele