Incredibile. Ma vero. Verissimo. L’assessore all’Urbanistica Luigi Macchia di concerto con il sindaco Andrea Villano hanno avviato l’iter per abrogare il Puc. Avete letto bene. L’esecutivo ha intenzione di cancellare il Piano urbanistico comunale e riscriverlo ex novo avvalendosi dell’Università di Architettura di Aversa. L’intenzione è istituire un ufficio di studio composto da professori universitari per redigere il nuovo Puc. L’assessore Macchia ha già dato le prime indicazioni agli uffici comunali preposti. Ma al netto delle procedure burocratiche l’indirizzo politico sarebbe chiaro: revocare il Piano urbanistico approvato del consiglio comunale l’8 luglio del 2014 durante la gestione Brancaccio. Del resto nei giorni scorsi è stata presentata proprio in tal senso una mozione firmata dai consiglieri di opposizione Enzo Tosti e Marilena Belardo (Costruire Alternative), Vincenzo Russo (M5S) e Vincenzo Gaudino (candidato sindaco del centrosinistra). Gli esponenti della minoranza hanno chiesto di convocare l’assise e di inserire una serie di punti all’ordine del giorno tra cui la revoca del Puc. Per ora non abbiamo conferme ufficiali. Non conosciamo ancora le motivazioni politico-amministrative alla base della decisione di Villano e company. Ma l’obiettivo è spazzare via il Piano urbanistico. Sotto il profilo tecnico per l’abrogazione del Puc è obbligatorio un passaggio consiliare. La revoca infatti può essere decretata tramite una delibera del civico consesso. In caso di abrogazione fino al 31 dicembre di quest’anno tornerebbe in vigore il vecchio Piano regolatore. Dal primo gennaio 2019 si attuerebbero le norme regionali in materia urbanistica per i Comuni sprovvisti di Puc. Bisognerebbe poi aspettare almeno un anno, tra stesura e pareri, per l’approvazione definitiva dello strumento urbanistico. Insomma si tratta di una svolta clamorosa quanto inattesa. Attendiamo conferme e sviluppi. E soprattutto avremo gli occhi bene aperti sulle vere intenzioni degli amministratori.
Mario De Michele