A chi e in quale campo sarebbero state assegnate le deleghe ai consiglieri di maggioranza lo abbiamo scritto ampiamente in anticipo il 20 agosto e il 5 settembre. Tutto poi puntualmente confermato. Quando pubblicammo gli articoli sollevammo critiche pesanti all’indirizzo del sindaco Andrea Villano “Scrotino d’oro” per un’anomalia politica e di merito. L’incarico alle Politiche sociali affidata a Raffaele Elveri “L’Assetato”. Sotto il profilo politico è una scelta pazzoide in quanto del settore si occupa o dovrebbe farlo (a questo punto il condizionale è d’obbligo) l’assessore al ramo Luigi Di Lorenzo indicato da Noi Ortesi. Nel merito è una decisione che imporrebbe un Tso perché mettere nelle mani del neo leghista (provo ribrezzo per il solo fatto di scrivere il termine) le Politiche sociale è come nominare Hitler alla guida del movimento pacifista europeo. Consegnare un gregge di pecore a un branco di lupi sarebbe più rassicurante… per le pecore. Appena un anno fa Elveri, sotto la gestione Mozzillo, è stato denunciato da Nando D’Ambrosio “Colombina” alla Procura del Tribunale Napoli Nord per una serie di reati gravissimi (alla fine dell’articolo il link per leggere l’esposto). Secondo il neo presidente del consiglio comunale, eletto anche grazie al voto di Elveri, quest’ultimo avrebbe promosso una finta gita per anziani per recuperare 300 euro spesi per distribuire panettoni ad amici e parenti durante le feste di Natale. Una truffa con i fiocchi, a detta di D’Ambrosio, attuata commettendo una serie di evidenti irregolarità. A partire dalla determina di liquidazione. Per la gita organizzata “sulla carta” il Centro Sociale anziani e pensionati presieduto da Salvatore Di Costanzo ha incassato i soldi prima di rendicontare i costi. L’associazione peraltro ha la sede a Sant’Arpino (sic!). Come ha fatto il Comune a sborsare denaro pubblico ad un fantomatico sodalizio locale senza sapere come sono stati spesi i fondi?
Egregio sindaco Villano la politica dovrebbe arrivare prima della magistratura su alcune questioni. Non le pare sfacciatamente inopportuna la sua decisione? Sempre sul piano politico prettamente politico emerge con nettezza il dilemma appena accennato sopra. Che senso ha pagare lo stipendio all’assessore Di Lorenzo visto che le Politiche sociali sono nelle grinfie di Elveri? Per aggiungere danni al disastro “Scrotino d’oro” solo nel caso di questo settore ha scritto nel decreto che “L’Assetato” opererà di concerto e in sinergia con l’assessore. Ma che vuol dire? Uno dovrà avere il consenso dell’altro prima di agire? Ridicolo. L’assessore Di Lorenzo ha solo due scelte: o rinunciare allo stipendio, come hanno giustamente proposto i consiglieri di “Costruire Alternative” Enzo Tosti e Marilena Belardo oppure dimettersi. Intanto monta il malcontento in Noi Ortesi. Come dare torto ai componenti del raggruppamento che portato a Villano un ingente bagaglio di voti? Il sindaco li sta trattando come gli scemi del villaggio. E a loro non va giù. Già ne hanno parlato informalmente. A breve chiederanno al primo cittadino di dar conto della sua scelta. La tensione all’interno di Noi Ortesi è alle stelle. Non è escluso che diranno a “Scrotino d’oro” di revocare la delega a Elveri altrimenti ritireranno il loro assessore dalla giunta. A nostro parere sarebbe il minimo. Nell’interesse di tutti. Soprattutto per i cittadini.
A rompere gli indugi con i consueti toni da galantuomo è stato Francesco Del Prete, dirigente di Noi Ortesi e padre di Mario Del Prete, primo dei noi eletti della lista. In risposta a un post di Elveri che ha pubblicato su Fb l’articolo di un quotidiano in cui replicava a Tosti e a Belardo, a sua volta Francesco Del Prete ha scritto: “Esprimo, senza polemica, il mio pensiero. Poiché le scelte non afferiscono solo all’aspetto amministrativo, ma principalmente a quello politico, mi pongo un quesito: la “sinergia”, è stata applicata anche nella scelta delle deleghe?”. Del Prete fa un esempio e pone dei legittimi interrogativi: “Pur essendo tecnici, gli assessorati sono frutto di indirizzo politico! “Noi Ortesi” ha partecipato al concerto?… Aggiungo ai miei quesiti: a che titolo, il mandato più importante e significativo (nonché bacino di voti) non è rimasto, come logica impone, all’assessore al ramo ? Considerando che – ha concluso Francesco Del Prete su Fb -, a detta di maggioranza ed opposizione, parliamo di persona molto preparata nel settore? Concertazione o concertino ? Ai posteri l’ ardua sentenza…”. Noi ci poniamo un’altra domanda e la giriamo al sindaco Villano: rispetto al passato cos’è cambiato?
Mario De Michele