Una grave limitazione alla libertà di informazione. Un ritorno all’oscurantismo. Una scelta totalmente sbagliata. I consiglieri comunali veramente di opposizione Vincenzo Russo, Enzo Tosti e Vincenzo Gaudino condannano senza se e senza ma la decisione antidemocratica e per nulla trasparente di negare a Campania Notizie il diritto di cronaca di riprendere la seduta del civico consesso del 28 settembre. Una scelta lesiva dell’articolo 21 della Costituzione che il “capo” dell’assise Nando D’Ambrosio “Colombina” (assieme alla sua amica del cuore Tania Brancaccio (nella foto), figlia del suo mentore politico Angelo Brancaccio) ha assunto in spregio ai più elementari principi democratici. Un tentativo goffo e vergognoso di mettere il bavaglio all’informazione condiviso dall’intera maggioranza.
Nessun esponente della squadra del sindaco frettoloso Andrea Villano, lui in testa, ha contestato in consiglio l’indecente decisione di “Colombina”. E finora nessun movimento politico e civico che sostiene il primo cittadino si è pronunciato sul grave accaduto. Senza una presa di posizione ufficiale sarebbe evidente a tutti che Scegli Orta, Noi Ortesi, Coraggio e i loro leader fanno il solito gioco delle tre carte. A chiacchiere e sui marciapiede blaterano di legalità e trasparenza. Nei fatti e in assise operano nell’ombra. Discorso a parte per i rappresentanti di Campania Libera (ancora per poco) che non possono nemmeno consentirsi di parlare di legalità e trasparenza. Immaginate Salvatore Del Prete “Soldinus Magò ergersi a paladino dell’onestà. Riderebbero anche i polli. E i palazzi costruiti abusivamente per fare affari d’oro sulla pelle dei cittadini. Per non tacere dei finti consiglieri di minoranza Espedito Ziello “Cuor di leone” e Luca Mozzillo “Il Silente”. Quando verrà il giorno del giudizio, e prima o poi verrà (più prima che poi), sarete tutti responsabili penalmente e politicamente di questo scempio amministrativo. A vita.
Mario De Michele
LA VIDEO INTERVISTA A VINCENZO RUSSO
LA VIDEO INTERVISTA A ENZO TOSTI
LA VIDEO INTERVISTA A VINCENZO GAUIDINO