La ragnatela del malaffare avvolgeva gli appalti pubblici e l’edilizia privata. Una ramificazione che arrivava ovunque insinuandosi come un cancro nell’economia locale e sopprimendo lo sviluppo sano del territorio. Durante gli anni del boom edilizio di Orta di Atella, inizio 2000 fino al 2007, il sistema affaristico ha asfissiato la città. Sulla scena politici e amministratori comunali corrotti fino alle ossa e imprenditori collusi e avidi di soldi facili quanto sporchi. Sullo sfondo a mantenere i fili la camorra. Il circolo vizioso lo svela in gran parte Orlando Lucariello, boss pentito, per anni referente del clan dei Casalesi ad Orta. È lui che ha inchiodato l’ex sindaco Angelo Brancaccio, condannato a 8 anni di reclusione per 416 bis. Ed è Lucariello ad abbattere il muro omertoso eretto attorno al centro commerciale “Fabulae”, struttura tuttora aperta al pubblica nonostante sia completamente abusiva (clicca qui per leggere l’articolo). Il collaboratore di giustizia (ci sono anche altri pentiti che ne parlano) spiega ai magistrati com’è nato il “Fabulae”. E confessa che l’allora sindaco Brancaccio non voleva rilasciare alla famiglia Damiano i permessi per la realizzazione del centro commerciale.
“Conosco – dichiara Lucariello agli inquirenti – la famiglia Damiano. Ho saputo che voleva realizzare un centro commerciale che poi è stato realizzato ed è stato nominato “Fabulae”. In merito a tale centro commerciale mio cognato Mundo Salvatore mi disse che Brancaccio non aveva intenzione di rilasciare le autorizzazioni per poterlo realizzare”. Ed qui che scende in campo il clan che aveva interessi economici affinché la struttura fosse costruita. “Per tale motivo mio cognato mi disse che saremmo dovuti intervenire ed io risposi che mio cognato si sarebbe dovuto portare presso Brancaccio per fargli capire che tali permessi andavano rilasciati”. L’ex primo cittadino ortese subisce le pressioni dei Casalesi e accetta. Ma a detta di Lucariello chiede di entrare nell’affare. “Successivamente ho saputo che Brancaccio si era mostrato disponibile a rilasciare i relativi permessi ma in cambio aveva chiesto e ottenuto delle quote all’interno della società”. Il pentito sottolinea che in passato uno dei figli di Damiano senior si era rivolti ai Casalesi per risolvere un problema riguardante una tangente non versata. Incontrò direttamente Lucariello. E tutto fu appianato. Chi ha sostenuto alle ultime comunali la famiglia Damiano? Per caso la coalizione guidata dal sindaco abusivo Andrea Villano?
Ricordiamo ancora una volta, nella totale strafottenza della maggioranza, che il “Fabulae” non solo è abusivo ma non paga nemmeno la tassa per la raccolta dei rifiuti (Tari). Crediamo sia doveroso da parte dell’assessore a Finanze e Tributi Maria Grazia Zagaria dar conto di questo scandalo. La rappresentante di Coraggio dorme da due mesi. Lo scorso 9 agosto Campania Notizie lanciò l’allarme. La Zagaria e Villano, che fa il legalitario a parole, hanno l’obbligo di fare chiarezza. I cittadini devono sapere come stanno le cose e per quali motivi di fronte ad una schifezza del genere l’amministrazione comunale non ha ancora mosso un dito.
Mario De Michele