“Errare humanum est, perseverare autem diabolicum”. Se conoscessero Ernesto Di Serio i Latini lo considererebbero un demonio. Il consigliere comunale ha fatto incetta di errori. Persevera, persevera e persevera ancora. All’infinito. Troppi sbagli per non addebitargli un comportamento politicamente colposo e doloso. La colpa è che non ha tracciato una netta linea di demarcazione tra l’attività professionale e il suo ruolo istituzionale. Il dolo ricade sulla maggioranza capitanata dal sindaco Giuseppe Dell’Aversana. Con la nonchalance di un lord inglese il consigliere-architetto ha curato la pratica edilizia (link alla fine dell’articolo) di una cittadina di Sant’Arpino. Non è per nulla la prima volta come già segnalato in altre occasioni da Campania Notizie. Ma stavolta Di Serio si è superato. In qualità di progettista si è recato di persona all’ufficio tecnico del Comune per ritirare a mano il permesso di costruire. Basterebbe questo per comprendere l’inopportunità politica e istituzionale di occuparsi sul piano professionale di licenze che riguardano il territorio santarpinese. Di Serio come fa a spogliarsi dai panni di consigliere di maggioranza (aggravante) quando si reca in un ufficio per ritirare una concessione di cui lui stesso è progettista?

Una situazione imbarazzante per tutti, non credete anche voi? Per l’architetto, per il dirigente del Comune e per l’intera coalizione che sostiene Dell’Aversana. Un esempio facile facile. Da progettista Di Serio fa presente nella richiesta del permesso di costruire che la cittadina non è tenuta a versare gli oneri di costruzione “perché trattasi di ristrutturazione di interni”. È un palese conflitto di interessi politico-istituzionale con la carica di consigliere comunale. C’è poco da filosofeggiare. Il comportamento dell’architetto Di Serio, che per carità è un professionista valente, è più che inopportuno anche sotto il profilo deontologico. Non lo accusiamo di concorrenza sleale nei confronti degli altri tecnici privati. Ma un cittadino si sente sicuramente più “rassicurato” a farsi seguire la pratica da un’architetto-consigliere piuttosto che “solo” da un architetto. Nonostante ciò Di Serio continua a sbagliare. Errare è umano, perseverare è diabolico.

Mario De Michele

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