Va nella direzione giusta il solco tracciato dal sindaco Andrea Villano. Il Comune di Orta di Atella si costituirà parte civile nell’eventuale processo sugli abusi edilizi. La saggia decisione del primo cittadino trova già i primi consensi all’interno della maggioranza. “Il movimento Coraggio – si legge in una nota firmata dal promotore della lista Pasquale Ragozzino – ritiene necessario che il sindaco provveda a mettere in campo ogni azione, al fine di consentire che l’Ente possa costituirsi parte civile. Lo scorso 27 novembre è stata notificata a 63 persone la richiesta di rinvio a giudizio avanzata dal pm Patrizia Dongiacomo del Tribunale Napoli Nord.
L’ora X scatterà il prossimo 28 gennaio. Per quella data è fissata l’udienza preliminare davanti al Gup Valentina Giovanniello. Solo allora sapremo se decine di ex amministratori locali, qualcuno ancora in carica, imprenditori e dipendenti comunali finiranno sotto processo. Stavolta Ragozzino ripone nell’armadio gli abiti di Licio Gelli e assume una posizione più che condivisibile e inequivocabile. “La costituzione di parte civile è l’unico strumento che l’amministrazione comunale ha a sua disposizione, in questa vicenda, per assicurare i profili di legalità, decantati e promessi fino a questo momento, oltre che per rendere un servizio di garanzia e trasparenza verso i cittadini ortesi, oltre che nei confronti dell’Ente stesso”.
L’avvocato Ragozzino, garantista per professione e soprattutto per impostazione culturale, pur rimarcando fiducia nella magistratura che “farà la massima chiarezza sul caso” e mantenendo “un profilo di totale garantismo”, ribadisce con forza il punto di vista di Coraggio sulla evidenza giudiziaria. “Confermiamo – si conclude la nota – la nostra ferma posizione circa l’esercizio del diritto dell’Ente che deve intendersi come atto marcatamente di tutela della legalità che il nostro movimento ha posto alla base del proprio modo di agire”. L’approccio del movimento civico rappresentato in consiglio da Anna Castelli non fa una piega. La costituzione del Comune come parte civile è un atto saggio e impeccabile sul piano istituzionale e una decisione obbligata sotto il profilo politico. Il sindaco Villano non ha mai avuto dubbi. L’Ente è parte offesa. E quindi dovrà salvaguardare in un eventuale procedimento penale gli interessi dell’amministrazione e della collettività.
Coraggio ha detto la sua con chiarezza cristallina. Ora spetta a Scegli Orta, Campania Libera e Noi Ortesi uscire allo scoperto. In gioco c’è la credibilità delle istituzioni. In questo caso non c’è spazio per le grandi manovre sottobanco. Politici e consiglieri sono di fronte a un bivio: curare gli interessi del Comune e dei cittadini oppure di quelli accusati di aver fatto parte dei furbetti del quartierino.
Mario De Michele