Finché non sarà nero su bianco non ci crederemo mai. Ma siamo comunque quasi certi, se non sicuri, che il sindaco Andrea Villano, dopo mesi di danni e strafalcioni, darà un segnale forte e chiaro sul nuovo presidente dell’Acquedotti. E soprattutto andrà nella direzione giusta. Perché siamo fiduciosi? Presto detto. Stamattina le nostre fonti hanno avvistato il primo cittadino di Orta di Atella con Paolo Barba, commercialista e revisore legale che in molte inchieste della Corte dei Conti della Campania ha fornito consulenze determinanti per incastrare chi negli enti locali e nella pubblica amministrazione si è macchiato di atti illegittimi. Motivo dell’incontro? La guida della società idrica ancora sprovvista del capo del Cda dopo le dimissioni del viceprefetto Vincenzo Lubrano.
Villano ha chiesto la disponibilità a Barba di ricoprire l’importante e impegnativo incarico. L’apprezzato professionista avrebbe già dato la sua disponibilità. Con ogni probabilità quindi sarà lui il successore dell’ex commissario prefettizio del Comune. Qualora fosse confermata, ma ripetiamo siamo certi che sarà così, si tratterebbe di una scelta ineccepibile. Paolo Barba vanta un curriculum di prestigio. Difficilmente eguagliabile. E soprattutto non rientra nelle solite logiche spartitorie che in passato hanno ridotto l’Acquedotti in un carrozzone clientelare. Se Villano non cambierà idea e farà passare in maggioranza il nome di Barba dimostrerà con un atto concreto che l’annuncio di cambiare passo non rientra nell’alveo della mera propaganda e delle chiacchiere spazzate via dal vento. Assegnare a un professionista del valore di Barba il timone della società idrica vorrebbe dire che il sindaco non ha volto sottostare al ricatto politico del consigliere Raffaele Eleveri.
L’esponente della Lega, lo sanno anche le pietre, hanno sempre preteso la presidenza dell’Acquedotti. Peraltro mostrando una faccia tosta più unica che rara. Lo scorso dicembre infatti ha avuto il coraggio di presentare a Villano una rosa di suoi nomi da cui scegliere il nuovo presidente. Tra lo stupore generale e lo sdegno di gran parte del mondo politico e della società civile ha indicato Francesco Ragozzino, ex componente dell’assise e referente cittadino della Lega, Francesco Acri, architetto, cugino dello stesso Ragozzino, e Antonio Borrata, che ci risulta essere geometra e amministratore di condomini.
Follia pura. Ragozzino non può ricoprire la carica di presidente perché negli ultimi due anni è stato consigliere comunale. La normativa prevede che non possono far parte dei Cda delle società coloro i quali nei due anni precedenti siano stati amministratori locali. Per quanto riguarda Acri c’è poco da confrontarsi e ragionare. Quali competenze possiede per guidare una società importante come l’Acquedotti? Nessuna. Di Borrata nemmeno a parlarne. È pazzesca la sola idea di indicare tre nomi che non sono in possesso di alcun titolo nel settore aziendale. Per gestire bene la società senza ulteriori sperperi di soldi pubblici e per garantire un servizio idrico meno costoso e più efficiente serve un manager. Paolo Barba è l’uomo giusto al posto giusto. Egregio sindaco Villano non ceda ai ricatti. Per il bene della città.
Mario De Michele