Sono continui gli aggiornamenti riguardanti il terremoto del voto di scambio che ha investito in primis l’ex sindaco di Capua Carmine Antropoli per dei sospetti legami col clan dei casalesi, della fazione di Michele Zagaria. E’ di stamattina la notizia che a finire in manette sono altri due nomi eccellenti della politica in provincia di Caserta: Pasquale Corvino e Pasquale Carbone, entrambi candidati alle ultime elezioni regionali per il Nuovo Centro Destra – Campania Libera. In particolare si parla di un richiesta di voti nel casertano in cambio di denaro e altre utilità. Secondo i magistrati per assicurare il sostegno elettorale si sarebbero mossi principalmente in due: Agostino Capuano e Vincenzo Rea, ai quali sarebbero stati promessi 3mila euro ciascuno, buoni carburante e anche qualche regalo extra. Dalle intercettazioni emerge quanto il clan si sia dato da fare. “Se non escono i voti ti togliamo la macchina da sotto!” e ancora “Li vado a prendere…li porto fino a dentro! Con il telefono in mano faccio la foto, devo vedere sul telefono altrimenti non hanno niente!”. Per controllare il flusso elettorale fosse garantito ai due che ne hanno fatto richiesta, alcuni anziani sono stati materialmente accompagnati fino ai seggi e fatti entrare in cabina in compagnia della moglie di uno degli uomini dei clan. In alcuni casi si è arrivati anche a intimidire i presidenti di seggio: “Non mi ha detto proprio niente perché io lo stavo menando a quello là dentro!”.
‘I servizi’ offerti dai clan non si sono limitati solo all’indirizzo del voto ma anche all’imposizione di una ditta, la Clean Service, a loro collegata per l’affissione dei manifesti elettorali. Durante le indagini si è anche scoperto che Agostino Capone, uno degli uomini del clan Belforte, aveva deciso di prendere in mano le redini dello spaccio di droga a Caserta.
A finire in carcere sono: Giovanni Capone, Agostino Capone, Antimo Italiano, Antimo Merola, Vincenzo Rea, Antonio Zarrillo, Mario De Luca, Roberto Novelli, Rosario Palmieri, Modestino Santoro, Clemente Vergone e Giovanni Gualtieri. Mentre ai domiciliari: Pasquale Carbone, Pasquale Corvino, Maria Grazia Semonella, Salvatore Vecchiariello e Alberto Russo. Divieto di dimora nelle province di Napoli e Caserta invece per Silvana D’Addio e Ferruccio Coppola.
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