Lo spettacolo indecoroso inscenato da una parte del centrodestra di Aversa ci ha fatto tornare in mente il monumentale romanzo di Musil “L’uomo senza qualità”. Da come è stato trattato Enzo Pagano balza agli occhi che in una fetta del mondo politico non solo non c’è qualità ma non ci sono nemmeno più uomini. Spopolano, per dirla con Sciascia, mezz’uomini, ominicchi e quaquaraquà. Nella pattumiera politica di oggi non hanno valore neanche i documenti (leggi alla fine dell’articolo) con tanto di firme in calce. Un tempo bastava una semplice stretta di mano per mantenere fede a un impegno. Invece gli esponenti della Lega casertana per scoprire il termine “serietà” devono rivolgersi a “Chi l’ha visto?”.
Il coordinatore provinciale Salvatore Mastroianni, lui in carne ed ossa, ha prima chiesto la disponibilità a Enzo Pagano a candidarsi a sindaco di Aversa a capo della coalizione composta da Fratelli d’Italia, Forza Aversa, Noi Aversani e saliviniani, e poi sempre Mastroianni in carne ed ossa si è tirato indietro. Il tutto condito dallo squallido ostruzionismo sottobanco del leader, si fa per dire, regionale di Fdi Gimmi Cangiano che andava in giro a dire se Pagano fa il sindaco mi lascia a piedi e per 5 anni per me non ci sarà alcuno spazio. Con gente così la candidatura di Pagano è saltata. E alla fine della fiera è un bene per il coordinatore provinciale del partito di Meloni. Pagano è una persona seria e perbene. Meglio stare lontano da personaggetti che non hanno a cuore la città ma sono concretati esclusivamente sui benefici personali che possono trarre dal Puc.
Alle comunali normanne Fdi sarà in campo con una propria lista. Ci stanno lavorando lo stesso Pagano in qualità di leader provinciale e il coordinatore cittadino. Siamo certi che sarà una lista composta da candidati puliti e onesti. Gli uomini senza qualità stanno da un’altra parte.
Mario De Michele