Bisogna tenere sempre lo sguardo fisso sull’orrore, diceva Adorno. L’orrore in questa brutta storia ha il volto di un sacerdote. Un prete accusato di pedofilia su una bambina dell’Azione cattolica. Michele Mottola (nelle foto) è il nome del possibile mostro. Fino a pochi giorni fa era a capo della parrocchia di San Giorgio Martire di Trentola Ducenta, nel Casertano. La parrocchia di riferimento per i fedeli che risiedono nel territorio ducentese della città. Il 25 maggio don Michele è stato “scomunicato” dal vescovo di Aversa Angelo Spinillo (nella foto in basso con Mottola). La notizia anticipata da Campania Notizie è stata poi confermata dalla stessa Diocesi normanna (leggi qui). Una decisione giunta, a quanto pare, sulla base di “prove schiaccianti”. L’ormai ex prete, che ora si trova in un convento francescano, avrebbe abusato di una minorenne che frequentava spesso la parrocchia perché partecipava alle attività dell’Azione cattolica. Una “preda facile” per Michele Mottola che da quanto è emerso finora ha più volte commesso abusi sessuali sulla bambina.
È stata proprio lei a manifestare malessere ai genitori e a far capire che quel sacerdote di cui si fidava era in realtà un mostro. Tra sconcerto, dolore e rabbia i familiari della piccola hanno immediatamente lanciato l’allarme assieme ad alcuni fedeli. E per don Mottola sono iniziati i guai seri. È finito nel mirino dei giudici diocesani e della magistratura ordinaria. Il procedimento canonico si è concluso con una sentenza senza appello: “scomunica”. La Chiesa decretato l’interdizione del prete dalle funzioni di parroco. In altre parole, è stato rimosso. Una decisione drastica che conferma la gravità della posizione dell’ex sacerdote. Decisione, come detto, basata su “prove inconfutabili”. Le stesse che fanno presagire sviluppi giudiziari pesanti anche nell’ambito della giustizia ordinaria.
L’ex parroco deve rispondere della pesantissima e infamante accusa di violenza sessuale su minore. Vista la gravità dell’ipotesi di reato non è escluso che possa scattare anche una misura cautelare, dal divieto di dimora all’arresto. Come se non bastasse Michele Mottola è accusato anche di aver sottratto soldi dalle casse della parrocchia che guidava dal settembre del 2017. Si parla di circa 30mila euro. Rispetto all’accusa di pedofilia è una bazzecola. Un prete ladro provoca indignazione. Uno che violenta i bambini genera orrore.
Mario De Michele