“Mi sono recato sul posto per fare il mio lavoro. Mentre stavo facendo delle fotografie, una poliziotta mi ha fermato e trattenuto per alcuni minuti fin quando non ho cancellato tutto”. È davvero allarmante l’episodio ricostruito dal fotoreporter e giornalista Fabio Sasso che stava svolgendo il suo lavoro in occasione dell’arrivo del Ministro dell’Interno Matteo Salvini per un comizio a sostegno del candidato sindaco Gianluca Golia. “Aversa era blindata. Manco ci fosse una guerra. Non potevano accedere neanche i residenti e i diversamente abili a quanto mi ha detto un vigile. Non si poteva in alcun modo raggiungere piazza Municipio”. Le forze dell’ordine hanno chiesto a Sasso i documenti. Lui si è qualificato come giornalista. Non è bastato. L’hanno lasciato andare solo dopo aver cancellato tutto il materiale contenuto sulla sua macchina fotografica.
“Io avevo tutto il diritto di fare cronaca e fotografare – dice amareggiato Sasso -, invece sono stato accerchiato”. Il giornalista ha poi aggiunto: “Alla fine dell’evento il questore di Caserta mi ha avvicinato per chiedere cosa fosse successo e l’episodio è rientrato, ma bisogna capire che noi operatori dell’informazione abbiamo tutto il diritto di svolgere il nostro lavoro”. Il fotoreporter e il questore si sono salutati con una stretta di mano. Il questore Borrelli ha poi commentato l’accaduto all’Ansa come “eccesso di zelo”. Sull’episodio increscioso sono intervenuti il Sindacato unitario giornalisti Campania e la Federazione nazionale stampa italiana con una nota co-firmata: “È l’ennesimo preoccupante abuso da parte delle forze dell’ordine, abusi sui quali, non si può tacere. È necessario fare chiarezza sul caso denunciato dal collega. In un Paese democratico la libertà di informare deve essere garantita in ogni modo e soprattutto da coloro che dovrebbero tutelare l’ordine. La deriva che si sta prendendo apre scenari preoccupanti”. A Sasso va la solidarietà di Campania Notizie. La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure. Articolo 21 della Costituzione.
Valentina Piermalese