Come una grandinata. Con grosse palle di ghiaccio che battono sul terreno e fanno un rumore incessante. Fioccano gli esposti alla Procura della Repubblica del Tribunale Napoli Nord contro la realizzazione di un centro commerciale nel Parco Quadrifoglio. L’area, ricadente in via Troisi n. 8, è interamente abusiva. Sulla scorta di un permesso a costruire ottenuto dalla ditta P.DF Supermercati Srl la struttura marchiata Conad dovrebbe sorgere in una costruzione industriale-artigianale realizzata dall’impresa Cennamo Costruzioni di Francesco Cennamo, indagato nell’inchiesta sugli abusi edilizi ad Orta di Atella. Nell’ultima segnalazione sbarcata sul tavolo dei pm si denuncia che l’immobile (foglio 8 particella 5388/5389 del catasto) “ricade in una zona del Puc che non consente l’apertura di medie strutture di vendita commerciale, come definite dalla legge regionale della Campania 1/2014, cioè di esercizi di vendita al dettaglio aventi superficie di vendita superiore a 250 metri”.

In effetti il centro Conad occuperebbe un’area di gran lunga superiore in palese violazione delle disposizioni dello Strumento di intervento per l’apparato distributivo (Siad) di Orta di Atella. Anche grazie a Campania Notizie sul caso Conad già si sono accesi da tempo i riflettori della magistratura. La vicenda è talmente intricata da risultare difficile da ricostruire. Alle fine del novembre 2018 scoppia una guerra nell’Utc. Il responsabile delle Politiche del territorio Raffaele Villano, cugino del sindaco Andrea Villano, autorizza la costruzione del supermercato. Il capo dell’ufficio tecnico comunale Adele Ferrante prima sospende il procedimento poi lo boccia. Il responsabile dell’Utc, poi sospeso e sostituito ad interim dallo stesso Raffaele Villano, rileva che con il varo del Puc è stata esaminata la problematica relativa all’esistenza di innumerevoli permessi rilasciati in contrasto con le norme del Prg vigente all’epoca del rilascio del permesso di costruire. Lo strumento urbanistico individua le aree classificate con la sigla ”Cc”, zona mista di riqualificazione urbanistica ed ambientale. In altre parole l’edificio è abusivo. E addirittura in base al Puc rientra tra quelli che vanno abbattuti.

Lo scorso gennaio la P.DF Supermercati Srl, rappresentata da Ferdinando De Fenza, ha presentato ricorso al Tar della Campania chiedendo la sospensiva. Ma il Comune non si costituì in giudizio nella prima udienza. L’ente incassò una clamorosa sconfitta. I giudici del Tar infatti accolsero la richiesta di sospensiva della ditta. In campo c’era una sola squadra. E i ricorrenti vinsero facile. A distanza di due mesi da quella decisione il sindaco Villano e la giunta decisero di correre ai ripari per bloccare quello che fin dall’inizio è apparso un vero e proprio blitz. La nascita di un supermercato in un immobile abusivo, che diventerebbe l’emblema di un paese condannato a vita all’illegalità, sarà congelata con la sospensione del Puc. Il provvedimento approderà in consiglio comunale nei prossimi giorni. Se lo strumento urbanistico verrà sospeso si tornerà 0-0 palla al centro. È l’auspicio di tutti i veri legalitari. Anche perché sull’operazione commerciale aleggia l’ombra di speculazioni edilizie poco limpide fatte in passato. Affari che potrebbero finire nel setaccio non solo della magistratura ordinaria (che sta svolgendo un ottimo lavoro) ma anche della Dda di Napoli.

Insomma continuare a percorrere la strada “concessoria” equivarrebbe a sbattere a 300 all’ora contro un muro. Nessuno avrebbe avuto scampo. E non è detto per nulla che nonostante lo stop giunto durante la corsa non ci saranno ugualmente morti e feriti.

Mario De Michele

 

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