Trentasette imputati, tra cui i ras del clan Nuvoletta, Leone e Ciccarelli, in affari coi narcos del cartello colombiano di Cali, per l’ingente quantitativo di droga immessa sul mercato Napoletano. Quasi tutti avevano optato per il rito abbreviato. Il processo di primo grado si è celebrato presso l’aula bunker del carcere di Poggioreale. Pesanti le condanne inflitte alla ramificata organizzazione di trafficanti: Antonio Nuvoletta (12 anni), Hernan Alberto Avivo Aguirre (14 anni), Josè Antonio Ayala Gomez (6 anni e 8 mesi), Julian Adres Ayala Gomez (14 anni), Lucia Barone (8 anni), Giacomo Di Pierno, collaboratore di giustizia (8 anni), Vincenzo Esposito (14 anni), Pasquale Fucito, boss di Caivano (12 anni), Francesco De Rosa (15 anni), Bruno Carbone, latitante (20 anni), Marianna Caprio (7 anni e 4 mesi), Violetta Prezioso, moglie di Nuvoletto (4 anni), Bruno Giugliano (18 anni), Antonio Pareles Gomez (10 anni). L’organizzazione, che era in affari con i narcos del cartello colombiano di Cali e dedita al traffico di cocaina e hashish, era composta da esponenti di spicco di vari clan operanti tra Marano, Quarto, Torre Annunziata, Caivano, Bacoli e Villaricca. I fatti oggetti dell’inchiesta giudiziaria, coordinata dal pm della Dda di Napoli Maria Di Mauro, erano riferiti al biennio 2013-2014. La sentenza è stata pronunciata nella tarda serata di ieri.

 

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