Al Casale di Teverolaccio appena fuori il centro abitato di Succivo secoli di storia e cultura vengono dimenticati per dare spazio a battesimi e comunioni. Le celebrazioni conviviali vengono svolte al posto di attività di valorizzazione storico-ambientali e di sensibilizzazione alle tradizioni locali.Per il casale sono stati destinati copiosi fondi negli ultimi anni. Nel 2013 Legambiente Campania con il circolo locale Geofilos ottiene 374mila e 500 euro per un polo culturale. E così vengono realizzati gli orti sociali e La Tipicheria che, da come si evince dal sito dell’Associazione Geofilos, è un punto di “esposizione e degustazione dei prodotti enogastronomici tipici locali in cui promuovere le produzioni di qualità e produzioni in proprio delle eccellenze locali”. Intento nobile, ma forse un po’ messo da parte. La struttura ha infatti un gran da fare per i numerosi banchetti e cerimonie della stagione estiva. Al Teverolaccio comunioni e matrimoni sono così all’ordine del giorno.
Intanto Legambiente recentemente ha ottenuto ancora 499mila euro per il progetto “Teverolaccio Rural Hub” e la Cooperativa Sociale “Terra Felix” (famiglia Pascale e company), legata sempre a Geofilos, è capofila di un’altra pianificazione (“Fabula – laboratorio di comunità”) di 495mila euro ottenuta da Fondazione con il Sud da realizzare presso il palazzo dell’ex municipio di Atella di Napoli. Il finanziamento è stato ottenuto in collaborazione con la Pro Loco di Sant’Arpino e con il Colibrì, l’associazione che si occupa dell’organizzazione di Pulcinellamente. Più di un milione di euro ricevuti con l’obiettivo di riqualificare i beni per restituirli alla collettività. Battesimi, comunioni e cerimonie di tal genere possono essere contemplati in una prospettiva di riuso e valorizzazione di un sito storico? La domanda la giriamo ai sindaci dell’hinterland atellano.
Valentina Piermalese