Qual è il colmo per un geometra? Rilasciare migliaia di licenze edilizie nulle e poi vantarsi di essere competente. Il tecnico in questione è Nicola Iovinella, noto alle cronache giudiziarie per essere stato arrestato, intercettato dai carabinieri con l’imprenditore della camorra Sergio Orsi e in un’altra occasione identificato in piacevole compagnia dei vertici del clan Verde, i Negus di Sant’Antimo. Il devastatore territoriale di Orta di Atella è salito in cattedra, ovviamente con indosso un vestito a strisce verticali, per commentare la decisione del Tar di annullare l’ordinanza del sindaco Andrea Villano adottata il 23 agosto 2018. Il primo cittadino aveva disposto all’Anas di provvedere alla messa in sicurezza dei due cavalcavia della Statale Nola-Villa Literno ricadenti sul territorio comunale di Orta di Atella. A seguito di un sopralluogo furono riscontrate condizioni di degrado strutturale per la corrosione delle armature. I giudici amministrativi hanno dato torto al sindaco perché nell’ordinanza non viene dimostrato che l’Anas è l’ente titolare delle infrastrutture.

“Questo capita – ha scritto Nicola Iovinella sulla sua bacheca Facebook – quando, il dirigente “é distratto” e qualche parte politica, all’epoca, per mascherare la marcata incapacità amministrativa, era intenta, a mezzo di un mercenario, a scaricare palate di fango su qualche collaboratore dell’amministrazione che aveva indicato l’esatta competenza!”. Solo un attimo. Poi entriamo nel merito. Punteggiatura a parte (Totò e Peppino a Milano), quando si usa “è” come verbo la lingua italiana prevede, anzi impone, l’accento grave. Solo i ciucci con la cavezza utilizzano l’accento acuto. Dal suo post sembra che Iovinella rientri proprio in questo recinto popolato da una cerchia di geometri con una cultura generale scarna a dispetto di un portafoglio con mazzette di soldi frutto del boom edilizio da cui è nata “Orta 2”. Sulla manifesta ciucciaggine di Iovinella possiamo soprassedere. Ci può stare. Neanche nelle nazioni più sviluppate del mondo il tasso di alfabetizzazione raggiunge il 100% della popolazione.

Quello che genera ribrezzo sono il suo farsesco sfoggio di competenza e il goffo tentativo di impartire lezioni di moralità. “I ponti oggetto di ordinanza e i relativi tratti di strada, fin dal 2001, cosa che doveva essere ben nota alla dirigente dell’Ente, – scrive Iovinella su Fb – sono di competenza della provincia di Napoli oggi Città Metropolitana. Le spese legali addebitatele alla dirigente che aveva individuato l’Anas come ente gestore!”. Da quello che ci pare di capire il riferimento è all’ex capo dell’Utc Adele Ferrante. Per carità la silurata responsabile dell’ufficio avrà pure sbagliato. Ma non è digeribile che ad ergersi a censore sia uno dei due geometri che, assieme a Nicola Arena, hanno distrutto la città atellana rilasciando migliaia di permessi di costruire e Dia illegittime e poi annullate a causa delle quali Orta di Atella nel triennio 2005-2007 è affogata in un mare di cemento e di soldi sporchi. Iovinella ha la faccia di “c…orno” di invocare l’addebito alla Ferrante delle spese di lite di 1.500 euro stabilite dal Tar a carico del Comune. E lui quante centinaia di migliaia di euro dovrebbe restituire all’ente per i danni prodotti durante il suo dominio all’Utc? E vogliamo parlare delle accuse che gli rivolgono i pentiti di aver intascato tangenti a raffica? Ci vogliamo soffermare sul Parco Oliteama oggetto di un’indagine della Dda di Napoli? Altro che 1.500 euro. Solo per quell’affare ci sono in ballo 300.000 euro di mazzette.

Eppure sul suo profilo Fb Iovinella si proclama “un “Idealista Convinto” che vuol contribuire con proposte e progetti al miglioramento del Territorio!”. Minchia. Come fa uno dei principali artefici della cementificazione selvaggia della città a definirsi così? Viene il sospetto che Iovinella abbia completamente perso la memoria o che sia affetto da una forma acuta di disturbo schizotipico di personalità. Sicuramente non sarà così altrimenti sarebbe già da tempo sotto trattamento psicoterapeutico obbligatorio.

La chicca è però contenuta nel post sulla sentenza del Tar. Il geometra si autodefinisce “collaboratore dell’amministrazione”. Se è così proponiamo Arsenio Lupin vicecapo vicario della Polizia. O meglio ancora Matteo Salvini ministro dell’Immigrazione e delle Politiche per l’Integrazione.

Mario De Michele

IL POST

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

STRALCI DELL’ORDINANZA DI ARRESTO DI ANGELO BRANCACCIO

STRALCI DELL’ORDINANZA SULLA “GMC”,

LA MULTISERVIZI GESTITA DALL’IMPRENDITORE DEL CLAN SERGIO ORSI

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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