Il gruppo d’opposizione Carinaro nel Cuore mette in luce un’interessante scoperta riguardo al capogruppo di maggioranza Stefano Masi. “Mentre il sindaco di Carinaro Affinito sbraita contro l’Asi, colpevole a – a suo dire – di far politica, per avere ospitato il Presidente della Regione Campania De Luca, in un’iniziativa sull’area industriale di Aversa nord; il capogruppo della sua maggioranza, Stefano Masi, tranquillamente si va ad accomodare, come rappresentante di quella regione di cui De Luca è presidente, all’Osservatorio Ambientale per il decommissioning della Centrale nucleare del Garigliano. Il sindaco Affinito, probabilmente di tutto ciò non sapeva nulla, visto che anche noi non ne eravamo a conoscenza, fino a qualche giorno fa. Ma ora che ne è stato informato, in nome di quella trasparenza tanto lamentata nei confronti dell’Asi, per la scarsa accessibilità del loro sito istituzionale, farebbe altrettanto bene a chiedere, al suo capogruppo, quali sono le straordinarie conoscenze che possiede, sia in materia ambientale, che in materia di dismissione degli impianti nucleari, da consentirgli di ottenere un compenso pari ad € 66.960 per il triennio 2020 – 2022? Per essere più chiari, il signor Masi guadagnerà più di 1800 euro mensili, per starsene comodamente tutti i giorni in Comune a Carinaro”. Il gruppo d’opposizione consiliare solleva tale polemica nei confronti di Masi e dell’amministrazione Affinito anche in base al fatto che in campagna elettorale avevano ripetuto come slogan fisso quello di incentivare le possibilità lavorative e professionali per i cittadini locali. “Sarebbe una domanda legittima, visto che tanti giovani Carinaresi, magari con una laurea in tasca come il dottor Masi, fanno sacrifici enormi nel tentativo di sbarcare il lunario. Gli stessi giovani per i quali, l’attuale maggioranza consiliare, nell’appena trascorsa campagna elettorale, ha detto di voler far tanto. “Prima i Carinaresi” gridavano dai palchi o addirittura “Carinaro ai Carinaresi” scriveva qualche loro “illustre” sostenitore. Intanto, qualche membro della maggioranza ha iniziato a sistemare i fatti propri, e anche abbastanza bene. Che male c’è. In fondo è carinarese anche lui. Per gli altri? Per gli altri ci sarà tempo!”.
In pratica Stefano Masi zitto zitto quatto quatto avrebbe ottenuto un incarico ben remunerato in questa società già mentre svolgeva la campagna elettorale che poi l’ha visto eletto come consigliere comunale a Carinaro. Probabilmente già consapevole di tale pregevole e ben retribuito incarico ha poi deciso di fare un passo indietro in giunta. Infatti pur essendo tra i papabili assessori (sia per peso politico che per voti ottenuti) con un colpo di scena si sposta dietro le quinte per lasciare il palcoscenico ad altri. Con decreto di nomina ministeriale n. 61 del 13/03/19 riceve investitura, pardon, incarico professionale in qualità di membro dell’Osservatorio Ambientale per i decomissioning della Centrale del Garigliano. La società operante è la Sogin Spa, responsabile della dismissione delle 4 centrali nucleari italiane di Trino, Caorso, Latina e Garigliano. Quest’ultima ubicata nel comune di Sessa Aurunca. Da una semplice ricerca sul sito ufficiale della Sogin Stefano Masi figura infatti come rappresentante della Regione Campania. Predicare bene e razzolare male sembra essere la perfetta sintesi del modus operandi di Masi. Non che non sia legittimo ricevere un incarico del genere, ma professare un certo modo di far politica e poi coglierne tutte le opportunità del caso solo per sé sembrerebbe perlomeno essere un po’ contraddittorio. Chissà cosa ne penserà il sindaco Affinito? Che idea si sarà fatto in merito a tale situazione? È realmente all’oscuro di tutto ciò? Interrogato il morto, non rispose. Solo che nel caso di Bonifacio VIII, poverino, era effettivamente deceduto ed era impossibilitato realmente a rispondere della sua volontà di imporre il potere ecclesiastico su quello monarchico. Affinito che scusa ha?
Valentina Piermalese