Finalmente, dopo un’attesa lunga quasi quattro dècadi, oggi, venerdì 18 ottobre, riapre al culto la restaurata chiesa di San Domenico. L’appuntamento è fissato per le 11, presso piazza Plebiscito, largo antistante la chiesa. Presenzieranno, tra gli altri, all’evento mons. Angelo Spinillo, vescovo di Aversa; padre Francesco La Vecchia, priore della Provincia domenicana di S. Tommaso d’Aquino in Italia; Alfonso Golia, sindaco di Aversa; Angelo Carbone, direttore generale del Fondo edifici di culto del ministero dell’Interno; Raffaele Ruberto, prefetto di Caserta; Salvatore Buonomo, soprintendente Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Caserta e Benevento. Ad introdurre e moderare gli interventi sarà mons. Ernesto Rascato, incaricato regionale per i beni culturali ecclesiastici della Conferenza episcopale campana. Dal terremoto del 23 novembre 1980 la chiesa di San Domenico è rimasta chiusa per inagibilità. Stamattina, con un messaggio su facebook, il primo cittadino di Aversa ha espresso la sua soddisfazione e la gratitudine verso coloro che si sono impegnati nell’opera di ristrutturazione e restauro: “Tra poche ore celebreremo un evento storico per la nostra città. La riapertura della chiesa di San Domenico, resa possibile dall’amore, dalla passione e dall’impegno di un gruppo di cittadini che qualche anno fa decisero di lanciare Operazione San Domenico per recuperare un gioiello lasciato all’incuria e al degrado dal terremoto del 1980. A molti di loro mi lega uno straordinario rapporto di amicizia e provo una grande emozione nel partecipare a questo evento da sindaco. Dico loro grazie, a nome di tutta la nostra comunità. Avete compiuto un’opera straordinaria. Aversa vi sarà grata per sempre”.
I lavori effettuati sulla vasta copertura (tetto e soffitto ligneo) e della complessa facciata della chiesa sono stati realizzati con interventi e finanziamenti del ministero Lavori pubblici-Provveditorato alle opere pubbliche e del ministero Beni culturali-Soprintendenza ai beni culturali di Caserta e Benevento, con contributo anche del Fondo edifici di culto del ministero dell’Interno. L’intervento di messa in sicurezza della chiesa con il restauro artistico dell’interno è stato realizzato grazie all’associazione di volontariato “I Normann”, che si è impegnata alla riapertura del luogo di culto riuscendo a reperire i fondi necessari da diversi sponsor.