Sembra non esserci una soluzione da adottare entro il breve termine per la piscina comunale Galante di Scampia: da stamattina sarà chiusa a causa del contenzioso col comune di Napoli per gli affitti non pagati. Sulla spinosa questione è intervenuto Ciro Borriello, assessore allo sport del Comune di Napoli: “Gli abitati sanno da un anno che avremmo chiuso questa piscina, perché da ben 5 anni non veniva pagato l’affitto. Abbiamo dato la possibilità di rateizzare la cifra, ma non è accaduto nulla. Un’altra problematica era la totale mancanza di manutenzione e ristrutturazione dei servizi. E’ molto scorretta l’informazione che sta passando. Ora, all’interno di questa piscina, c’è anche un’associazione di disabili, per la quale non ci è mai pervenuta alcuna richiesta, quindi il Comune non ne era formalmente a conoscenza. Risolveremo il disagio: a tre chilometri c’è un’altra piscina comunale, quindi i ragazzi andranno a nuotare lì. I miei uffici hanno lavorato ad un importante atto comunale, oggi mi daranno gli orari. Chiederò uno sforzo alla federazione nuoto, tenendo la piscina aperta. Stabiliremo un tavolo per gestire la piscina. Ci sono delle attrezzature che richiedono molte competenze, quindi non posso chiedere alle istituzioni comunali di potersene occupare”.
Carmine Esposito, gestore della struttura, ha fornito le sue ragioni: “Ci sono tante associazioni che si appoggiano in piscina, ma, ancor di più, la piscina ha dato la possibilità a molti ragazzi di accrescere le loro potenzialità. In un momento in cui si parla di fuga di cervelli, la possibilità di poter accrescere le proprie potenzialità era una certezza, che è stata distrutta. Il Comune ha dichiarato lo sgombero, esecutivo questa mattina, a causa di un contenzioso che afferma di dover pagare lo stesso affitto di tutti i locali del comune. Chiedendo di pagare 15.000, 16.000 euro annui. Mentre le persone nuotavano, ieri hanno smontato i phon nelle docce. Ci opporremo, proveremo a far rumore in altro modo. Diamo credibilità alle parole dell’Assessore Borriello. Credo sia importante salvaguardare tutta la professionalità che i ragazzi esprimono. Avevamo tante persone che arrivavano anche da altri quartieri, grazie alla professionalità dei nostri istruttori. Sembra che l’unica cosa che conti sia l’affitto: un discorso del genere non me lo aspetto da un’amministrazione pubblica, ma da un privato che fitta un appartamento. Le aree parcheggio erano piene di rifiuti speciali, questione che denunciavamo da anni, ma nessuno ci ha mai ascoltati. Ci sono tanti ragazzi che lavorano e che da domattina dovranno andare in giro a cercare un altro impiego”.
Apostolos Paipais, presidente VIII municipalità, competente per il territorio interessato: “Quella della piscina Garante è una situazione molto complicata. Personalmente mi son già attivato, non solo sentendo Ciro Borriello, ma cercando delle spiegazioni. C’è la massima solidarietà, le istituzioni devono risolvere questo problema sociale. Ci sono tanti bambini che hanno bisogno di queste strutture per poter continuare le loro attività. Mi sono interfacciato con il Sindacato, oggi ci sarà un incontro per discutere di questa problematica. C’è un contenzioso che va da anni avanti. La Municipalità, nonostante ciò che accade, non è stata informata dal Comune. Ci sono circa 130/140.000 euro di contenzioso. Vorrei ben capire anche la situazione strutturale. Questo contenzioso, associato ad una non manutenzione degli impianti e, quindi, della sicurezza, provoca questi episodi. La mia preoccupazione più grande è che quella struttura possa venir vandalizzata. La Municipalità vuole chiedere che tutti bambini vengano trasportati in un’altra piscina, così che non soffrano la chiusura. Per quanto riguarda il contenzioso, dobbiamo capire se si può rientrare. A me interessa la salvaguardia dei cittadini”.