Il primo lunedì di novembre è stato molto triste per Caserta. Una grave perdita per tutti coloro che vedevano in lui un punto di riferimento. L’ex Canapificio Caserta, che ancora affronta varie disavventure a causa della sottrazione dello stabile sede dell’associazione, stamattina si è trovata a fare i conti anche col grave lutto per la scomparsa di Mamadou Sy, mediatore culturale e figura centrale anche per l’associazione senegalesi di cui era presidente. A darne notizia con un post su facebook è la stessa associazione.
“Poco fa, Mamadou Sy ci ha lasciati. Il Presidente dell’associazione dei Senegalesi di Caserta lascia un grande vuoto in tutti noi. Ha lottato fino alla fine e se n’è andato salutando con gli occhi e stringendo le mani di compagni e familiari riuniti attorno a lui. Mamadou ha conosciuto il centro sociale e il Movimento dei Migranti e rifugiati di Caserta quasi vent’anni fa, ed ha condiviso sempre, ogni giorno da allora, la lotta per i diritti di migliaia di fratelli e sorelle. Per questo, la sua morte oggi non è leggera come una piuma ma pesante come una grande montagna. È stato operatore del progetto di accoglienza Sprar della città di Caserta, è stato ponte tra culture e costruttore di pace, fino alla fine. Oggi tutta la comunità perde un compagno instancabile, presente, coraggioso che ci ha insegnato a vivere senza pregiudizi e con grande umanità. In questi giorni stiamo progettando di realizzare nella Caserma Sacchi la Casa del Sociale: la nuova casa del centro sociale, dell’antirazzismo, della solidarietà, del dialogo interculturale, dei diritti. La casa che porterà il volto di Mamadou, le sue battaglie, la sua sensibilità, sempre con noi. Ci mancherai immensamente, Mamadou”.

 

 

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