Ieri mattina i cittadini ortesi hanno avuto un sussulto al risveglio, frutto di una storia già che si è ripetuta: scioglimento per camorra del Consiglio comunale e conseguente commissariamento (leggi l’editoriale). La commissione che guiderà l’ente per almeno i prossimi 18 mesi è già stata nominata ed è composta da Franca Buccino, Maria Rosa Falasca e Lucia Guerriero. La doccia fredda è arrivata la sera prima: il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro dell’interno Luciana Lamorgese, a seguito di accertati condizionamenti da parte delle locali organizzazioni criminali, a norma dell’articolo 143 del testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali (decreto legislativo 18 agosto 2000, numero 267), ha deliberato lo scioglimento per 18 mesi del consiglio comunale del comune di Orta di Atella (Caserta) e contestuale affidamento dell’amministrazione dell’Ente ad una commissione di gestione straordinaria. La decisione arriva al termine dei lavori della Commissione d’accesso e a poco più di un anno dall’insediamento del sindaco Andrea Villano. Le reazioni sui social sono state le più disparate. Tanti cittadini delusi e arrabbiati, molti meravigliati, altri invece non si stupiscono più quasi rassegnati a vivere lo stesso destino che si ripete più volte come il peggiore dei loop. C’è chi è riuscito a ironizzare sulla spiacevole notizia talvolta riferendosi al primo cittadino talvolta riferendosi ad esponenti dell’opposizione. Le battute e le freddure si moltiplicano con il passar delle ore. C’è chi richiama un noto film di Checco Zalone alludendo all’incredulità del sindaco, chi scherza sull’aver battuto tutti i record con Orta commissariata 3 volte negli ultimi 10 anni, chi sintetizza all’estremo: “Che figura d m..”. Ma diffuse sono l’amarezza e la delusione per l’ennesima macchia sulla comunità ortese al netto delle responsabilità specifiche ancora da chiarire in attesa della relazione che arriverà dopo il decreto del Presidente della Repubblica. Molti difendono il sindaco, “La camorra a Orta non l’ha portata Villano”, molti si scagliano contro le opposizioni politiche, “Quelli che esultano sono frustrati”. Al netto di tutte le opinioni a favore o contro il commissariamento, in difesa o contro il sindaco Villano e della sua maggioranza si può concordare un’unica opinione diffusa: “Alla fine chi paga è sempre l’onesto cittadino!”.

Valentina Piermalese

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