Il provvedimento di sequestro del Castello di Castel Volturno a seguito del crollo parziale della struttura che si è verificato qualche giorno fa, ha portato una lunga scia di problemi. Primo tra tutti l’ispezione effettuata nella giornata di ieri nell’area circostante in cui vi sono numerose abitazioni ad uso civile. I vigili del fuoco hanno relazionato circa l’instabilità di molte abitazioni di via Pergola, via Portella e Largo San Castrese. Consegnata tale relazione, con raccomandazione di ulteriore valutazione da parte di tecnici del settore, il Comune, con ordinanza sindacale, ha avviato immediatamente le operazioni di sgombero delle abitazioni e questo ha portato a numerose proteste da parte dei vari residenti della zona. Perché, denunciano i cittadini interessati dallo sgombero, non si può cacciare di casa le persone senza prevedere un alloggio alternativo. Non è possibile buttare per strada intere famiglie senza prima trovare un’altra sistemazione temporanea.
Sul caso è intervenuto il consigliere di opposizione ed ex sfidante dell’attuale sindaco Petrella, Peppe Scialla: “Il crollo parziale che ha subito il castello è una ferita enorme. Ora, senza alcun indugio, bisogna mettere in sicurezza il castello per evitare altri crolli. A marzo scorso – spiega Scialla – approvammo un progetto per la messa in sicurezza, di circa 400mila euro, che dovevano eseguire i soggetti privati dell’accordo di programma. Dopo i primi tentennamenti, abbiamo dato mandato all’ufficio legale del comune di Castel Volturno di agire affinché avviassero quanto prima i lavori. Nel frattempo, però, abbiamo candidato ad un bando del ministero delle Finanze – continua il consigliere di opposizione – un progetto di recupero e riqualificazione del castello del valore di 5 milioni di euro e abbiamo iscritto nel Piano triennale delle opere pubbliche 2019/2021 approvato in consiglio comunale. Dato lo stato di pericolosità del castello e del borgo, il sindaco ha emesso un’ordinanza di sgombero ad horas di alcune abitazioni. Immagino lo stato delle famiglie che da un momento all’altro devono abbandonare le proprie abitazioni senza sapere dove andare. Il sindaco e l’amministrazione comunale dovrebbero farsi carico di attivare la comunità castellana affinché si trovi immediatamente una soluzione abitativa a queste famiglie nelle more della messa in sicurezza del castello”. L’ex candidato sindaco però tiene a sottolineare la delicatezza della situazione e invita tutte le forza politiche a dare un contributo concreto alla risluzione del problema mettendo da parte le divisioni politiche: “In questo momento c’è bisogno di un’azione corale a cui nessun amministratore, me compreso, può sottrarsi e dobbiamo dare tempi certi per l’esecuzione della messa in sicurezza del castello affinché, laddove possibile, le famiglie sgomberate possono rientrare nelle proprie abitazioni. Restiamo a disposizione del sindaco della sua maggioranza per dare una mano anche attraverso l’istituzione di una commissione consiliare speciale per il castello ed il borgo che possa supportare, facilitare ed accelerare l’azione di recupero”.
Luigi Viglione