Allo stato attuale è molto difficile fare una conta dei danni, ingentissimi, per quanto accaduto a San Martino Valle Caudina, in provincia di Avellino, dove 300 persone che abitano nel centro storico sono state evacuate dopo che il torrente Caudino, in parte ‘tombato’, ha sollevato la piazza e con il suo carico di acqua, fango e detriti ha messo a serio rischio l’incolumità dei residenti. Una grande paura per le famiglie che hanno trovato ospitalità presso parenti e i centri di accoglienza predisposti dal Comune e dalla Protezione Civile. Fortunatamente non sono stati registrati feriti. A provocare il disastro è stata una frana sul monte Mafariello, in località Vallicelle. Stessa zona interessata dall’alluvione che venti anni fa interessò la Valle Caudina, insieme a Sarno e Quindici. Tronchi, fango e detriti portati a valle dalla frana hanno intasato il torrente che attraversa sotterraneamente il centro storico e la piena ha sfondato il manto stradale. Decine di auto sono state travolte da acqua e fango.