“Ma Lello lo sa di questa cosa dee…?”. “Parlammo sopra da lui tutti e tre…come non lo sa!!! Abbiamo parlato io, lui e il segretario Lombardi”. A parlare è Pasquale Iorio, uno degli indagati per lo scandalo dei concorsi truccati a Sant’Anastasia, ex consigliere comunale e uomo di fiducia del sindaco, un insospettabile insomma. Si riferisce a Raffaele Abete, ex primo cittadino di Sant’Anastasia. L’iter giudiziario scaturito dall’ordinanza emessa lo scorso 5 dicembre, a firma del giudice Fortuna Basile, sta andando avanti. Sei misure cautelari emesse. Alessandro Montuori, il titolare dell’Agenzia di selezione salernitana, sarà ascoltato su richiesta dei suoi legali dal pm Luca Pisciotta il 9 gennaio. Sarà ascoltato nelle prossime settimane anche l’ex segretario generale, Egizio Lombardi, presidente di numerose commissioni d’esame nel napoletano. Per ora solo l’ex consigliere Pasquale Iorio ha avuto un ridimensionamento della misura emessa: è ai domiciliari.

La portata dell’inchiesta ha assunto proporzioni più vaste, dato che sono state trovate diverse analogie e gli stessi nomi ricorrenti anche nelle procedure concorsuali di altri comuni. A fare chiarezza su questo saranno gli inquirenti. Intanto dalle conversazioni intercettate è venuto fuori che l’ex sindaco Abete conosceva ed avallava l’affare dei concorsi. In questo caso il “sistema” e i bandi concorsuali erano finalizzati a finanziare la campagna elettorale e ad ottenere riscontri di voti. Le preselettive e le prove scritte venivano svolte infatti nel periodo antecedente alle elezioni comunali. “Perché pure questi della società vogliono una cosa di soldi?” “Anche perché… quelli… fanno il grosso… cioè da 1170.. ti portano a 35…”. “Alla faccia”. Dalle parole di Iorio è emerso che connivente è stata la società di selezione che strategicamente avrebbe portato il numero dei candidati a pochissimi eletti. Nell’ordinanza il legame tra il Lombardi e il Montuori è comprovato. Il segretario faceva nominare sempre la stessa agenzia in diversi comuni. Piancastagnaio, Pimonte, San Giuseppe Vesuviano, e potremmo aggiungere perlomeno Cardito da quanto emerso dalla nostra inchiesta sulle procedure concorsuali svolte anche presso questo ente. Ma l’elenco non finisce sicuramente qui. Iorio dirà ad Ercolanese Teresa, soggetto che registrerà le varie conversazioni che lo inchiodano, in merito al rapporto tra i due: “Perché… perché, poi, lui, (Lombardi Egizio) deve andare a Salerno con questi qua della società… e lui ha fatto il furbo… perché il rapporto.. me lo ha presentato una mezza volta (il rappresentante della società di selezione Montuori Alessandro) …e quel rapporto là se lo gestisce lui”. Sulla base di un algoritmo venivano selezionati i 3 indicati da loro indicati. E il Montuori operava come esecutore materiale di ciò che disponeva Lombardi. Due coppie quindi di “amici fidati” che operavano in questo sistema per diversi obiettivi. “Lello si fida solo di me”. Da un lato troviamo l’ex sindaco Abete e il suo fidato consigliere Iorio che hanno contatti con le persone e si preparano ad acquisire consensi, dall’altro Lombardi e Montuori che eseguono praticamente il fatto e fanno in modo che tutto vada secondo i piani. Tutti insieme poi si sarebbero coordinati per truccare i concorsi. “Io, lui (Lombardi) e Lello (il sindaco) ci dobbiamo vedere il giorno 10… pomeriggio del giorno 10.. il giorno 17 ci dobbiamo vedere solo io e lui (Iorio e Lombardi) con quelli della società, gli altri non fa niente non li voglio conoscere, ma con questi qua di Salerno …insomma vorrei venire pure io e ha detto sicuramente andiamo insieme”. Una cricca ben organizzata ed oliata.

Valentina Piermalese

(continua…)

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