Torna ad essere molto preoccupante la situazione rifiuti, specie a Napoli dove, dagli ultimi dati raccolti, giacciono senza essere raccolte, circa trecento tonnellate di sacchetti sparse per lo più nelle zone periferiche. E sono scenari che fanno correre alla mente tragedie già vissute nelle epoche delle emergenze, con tutti gli illeciti che ne sono conseguiti. Di ieri è la notizia di alcuni attivisti che hanno denunciato l’ingresso di auto compattatori nel Termovalorizzatore di Acerra, che fanno presupporre un incenerimento tal quale del rifiuto raccolto nelle strade.

“A terra abbiamo poco più di 300 tonnellate di rifiuti. Il problema non è la raccolta ma lo smaltimento. Se ci mettono in condizioni di far scaricare i camion in 36 ore sarà tutto ripulito”. Così l’assessore all’Ambiente del Comune di Napoli, Raffaele Del Giudice. Per l’assessore inoltre, non è “un caso se i problemi maggiori si registrano a Ponticelli e a Pianura, due quartieri periferici dove vengono a depositare i sacchetti anche cittadini di altri centri”. Un problema, quindi, che non sarebbe limitato alle aree invase dai sacchetti. “Noi, come Comune di Napoli, abbiamo fatto ricorso per 8 anni al sito Icm, un polmone che ci ha consentito di superare i rallentamenti e abbiamo offerto così ad altre realtà “, prosegue Del Giudice. “Non voglio corsie riservate – dice ancora l’assessore – o privilegi ma chiedo solo che la terza città di Italia sia messa in condizioni di scaricare i rifiuti. Mi facciano liberare i camion e la città sarà come sempre pulita”.

 

 

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