Nicola schiavone, figlio del superboss in carcere Francesco Schiavone ed erede alla guida del clan dei casalesi, è stato convocato dalla Dda come ‘testimone indiretto’ nel processo sull’appalto delle strisce blu ad Aversa, affidato ad una ditta in odore di camorra. Questo è quanto ha disposto il collegio presieduto dal giudice Stravino del tribunale di Santa Maria Capua Vetere dinanzi ai quali si sta celebrando il processo a carico di Pasquale e Roberto Vargas, esponenti della fazione Schiavone del clan dei casalesi, Anna Ciccarelli e Francesco Russo, padre di Luigi (già condannato in via definitiva dopo il processo in abbreviato, accusato, oltre che della turbata libertà degli incanti per l’appalto della sosta a pagamento, anche di intestazione fittizia di un lido al Villaggio Coppola, sempre riconducibile ai Vargas). Stamattina si è assistito ad un mero rinvio del processo con Schiavone che verrà sentito dalla Dda al termine dell’esame di tutti gli imputati. Si torna in aula alla fine di febbraio. Nel collegio difensivo sono impegnati, tra gli altri, gli avvocati Massimo D’Errico e Giuseppe Stellato.