Corso Arnaldo Lucci a Napoli è diventato una zona a “luci rosse” con prostitute cinesi che la invadono dalla mattina alla notte. La denuncia arriva dai residenti esasperati per una situazione ormai insostenibile. La strada che collega via Marina alla stazione centrale, in piazza Garibaldi, si è trasformata, negli ultimi anni, in una vera e propria “Chinatown” del mercato del sesso. È chiaro che se fino a qualche settimana fa, le lucciole dagli occhi a mandorla che passeggiavano sui marciapiedi in cerca di clienti, scatenavano solo imbarazzo e malumore tra gli abitanti, adesso c’è chi non nasconde la paura che possano essere portatrici del coronavirus.
Ma corso Arnaldo Lucci continua a essere frequentato da molti avventori del mercato del sesso. Cinesi giovanissime ma anche più adulte, si confondono nel via vai di persone che quotidianamente frequentano il quartiere perché non indossano abiti provocanti, né appariscenti. Le prostitute, dai 20 ai 50 anni, si aggirano fin dal mattino vicino a bar e supermercati, e persino all’ingresso della chiesa di Sant’Anna alle Paludi.