Buone notizie. Tutti negativi i test per il coronavirus effettuati stamani presso il all’ospedale Cotugno di due turiste cinesi giunte nella notte al presidio per le malattie infettive partenopeo con un’autoambulanza del 118. Una delle due amiche ha allertato i soccorsi dopo aver accusato sintomi simil influenzali (febbre, tosse, dolori addominali) che, correlati al fatto di provenire da una zona a rischio, ha spinto i sanitari della rete dell’emergenza ad attivare il percorso definito dalla Regione di concerto con il ministero della Salute. Le due turiste erano a Napoli dal 22 gennaio scorso e giunte in città da Roma, dove erano arrivate all’indomani dello stop ai voli diretti tra la Capitale e la provincia di Wuhan scattato il 21 gennaio. Sono tuttavia ancora possibili voli indiretti che collegano altre province della Cina, non direttamente investite dall’epidemia, con le capitali d’Europa e da qui per l’Italia Risultata negativa, intanto, anche l’analisi di amplificazione genica del Rna virale effettuata su campione biologico di un altro caso spetto a carico di un italiano ricoverato lunedì notte al Cotugno, rientrato da Pechino da 10 giorni di soggiorno per un mese in Cina, priorio a Hubei epicentro dell’epidemia. Accusava febbre, tosse e dolore addominale.
Sintomi aspecifici, spesso simili a quelli dell’influenza, che compaiono più frequentemente proprio in chi viaggia a causa dello stress, del calo delle difese immunitarie e del possibile incontro con agenti parainfluenzali che circolano in altre zone del pianeta contro cui alle nostre latitudini non siamo immunizzati. Ad ogni modo non c’è alcun allarme né in Campania, dove tutti i casi finora esaminati sono risultati negativi, né in Italia, dove restano solo due i casi di positività in cura allo Spallanzani di Roma e trasportati in rianimazione per insufficienza respiratoria. Va ricordato che la mortalità della sindrome respiratoria provocata dal coronavirus è per ora molto bassa, non oltre il 3 per cento dei casi. Finora al Cotugno, dopo i primi due casi sospetti a carico di una coppia di sposi in soggiorno in città, esaminati con l’invio di campioni allo Spallanzani, dopo l’arrivo dei kit per i test venerdì scorso sono stati esaminati una quindicina di casi sospetti. Tutti, come detto, sono risultati negativi. Tutti questi qazienti sono perlopiù guariti ovvero in via di guarigione e molti di questi anche dimessi. Le due camere sterili ad alto isolamento vanno infatti riservate solo ai casi che dovessero palesarsi come positivi al virus.